Costume
Gli italiani sono finalmente fuori dal tunnel della pandemia?
Finalmente dopo tanti mesi gli indicatori mostrano una chiara inversione di tendenza. Svetta l’ottimismo e la percezione di sicurezza, accompagnata alla fiducia nel presidente del consiglio, Mario Draghi, a cui è affidata la ripartenza.
Questo vento positivo soffia nonostante la stanchezza e le ferite dell’evento traumatico, già proiettato al passato, ma si accompagna a un generale auspicio alla moderazione a cui fanno eccezione solo i giovani.
Una ripartenza generazionale, si potrebbe dire, animata dal coraggio e dalle energie, anche fisiche, di chi si dichiara pronto a buttarsi nella mischia, in avanscoperta nel mondo che verrà.
La cifra della prudenza domina i toni della contingenza ma anche un bilancio più a lungo termine, che porta gli italiani a dichiararsi cambiati in profondità.
Un cambiamento che si colloca in particolare sull’asse di introversione/estroversione di cui ha parlato Vittorio Lingiardi nel suo mirabile quadro della ripartenza su Repubblica.
Non solo si sposa la gradualità, ma si fanno anche i conti con un cambiamento caratteriale, del modo di essere.
Gli italiani si dichiarano più timidi, timorosi di uscire non solo da casa, dal territorio e dalla ristretta cerchia di amici. Ma anche dal guscio della stessa interiorità e del rapporto riflessivo con se stessi. Che forse rappresenta l’unico vero lascito positivo della pandemia.
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