Costume

Effetti secondari del coronavairus – 2

1 Marzo 2020

INVOCAZIONE A GASTRIOPE

Musa, tu che polente con osei proponi,

rilascia, orsù, le tue benedizioni,

alfin che tutti per il verso giusto

il virus sconfiggiam sol col buongusto.

Corona il chiaman e il nome non è degno

non s’usano corone senza regno.

Meglio sarà da ora in avvenire

incoronar quel cuoco e poi finire

ogni prelibatezza prelibata

da lui per gloria tua confezionata.

Buongusto vuol che non di soli topi

ci si nutra, là in Cina, pur inopi.

Così proclama il doge di Venezia

seriosamente e non sol per facezia.

Il buongusto dimostra essere assente

per tal dichiarazione deficiente.

Di facezia lì è priva ogni sapienza;

un leghista, è notorio, lui fa senza.

Ognuno, in fondo, ha la sua propria usanza

et oggi è un segno buon la tolleranza.

Se nel Catai leccornia è il roditore,

ostriche e cozze in Veneto il trattore

crude le spaccia per prelibatezza

anche se colte fur nella monnezza.

Perché se proprio andassimo a indagare

dell’acqua di laguna la purezza

risulterebbe proprio una schifezza

e rimetter farebbe il desinare.

Musa, mistero senza fine bello,

Gastriope ti nomò quel pazzerello

che disvelò ricette senza fine,

da diffonder nell’etere a decine.

Lì cuochi improvvisati e incoronati

re dei fornelli, spesso illetterati,

– indegni inver di scettri e di corona,

ma sassi: ormai il pubblico è alla buona –

senza capir che la gastronomia

è scienza fina e non da buttar via

fan trasmissioni sì sconclusionate…

vien voglia di pigliarli a randellate.

 

Ma un pasticcier di ligure contrada

di delizie viral fu il battistrada,

seguito a ruota dal partenopeo

che al virus diede forma extraeuropeo,

e con bomba viral bianca e vermiglia

fa sì che il popol tutto s’accapiglia.

Creatività italiana, non c’è scampo:

forse il segreto sta nell’ippocampo.

Godiamo di virali invenzïoni

e non pensiamo alle televisioni.

 

Di probi virus par ch’abbondi il mondo

ma l’italico genio è ognor fecondo.

Vedi che frutti dà la quarantena:

come Boccaccio in sua cascina amena

forgiò novelle pel Decamerone,

io un’ode m’inventai nel Meridione.

 

Massimo Crispi fecit 2020

 

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