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Coronavirus, cosa sappiamo e quali precauzioni possono essere utili per tutti
Siamo alla pscicosi, o quasi. Il Corona Virus è il nuovo ospite indesiderato di un mondo come il nostro che non sappiamo ancora come affrontare. Su di esso si sanno alcune cose certe, tipo che è qualcosa di poco più grave di una banale influenza, nello stesso tempo sappiamo che diffondendosi è in grado di mutare e questo potrebbe renderlo più aggressivo di quanto sia fino ad ora. Altrettanto certo è il suo epicentro, una città della Cina, Wuhan, come il fatto che per alcuni giorni il governo cinese stesso non abbia voluto ammettere l’emergenza che sarebbe stata decretata con dieci giorni di ritardo, forse troppi, mentre dagli Stati Uniti arrivano degli studi in cui si afferma che il passaggio da uomo a uomo in Cina fosse stato già registrato a inizio dicembre.
Quello che conviene fare a questo punto, come singoli cittadini, è prima di tutto cercare di informarsi e agire di conseguenza. Per esempio leggendo le raccomandazioni che Ministero della Salute. Quello a cui siamo di fronte è un nuovo coronavirus, quindi un ceppo di coronavirus mai identificato prima d’ora sull’uomo. La raccomandazione principe è quella di lavarsi spesso le mani con acqua calda e sapone per almeno venti secondi oppure con soluzioni alcoliche. Poi quella di starnutire o tossire coprendosi la bocca con un fazzoletto, evitando nello stesso tempo di entrare in contatto con persone che stiano tossendo o starnutendo. Gettare comunque il fazzoletto e lavarsi le mani. Evitare carne cruda o poco cotta, lavare bene frutta e verdura, bere bevande imbottigliate.
Il focolaio più importante del virus è nella zona della Cina dove sono stati registrati i primi casi. Come spefica il Ministero della Salute la probabilità di introduzione del virus in Europa è considerata moderata da parte del Centro europeo per il controllo delle malattie (ECDC). In questa fase dell’epidemia in corso a Wuhan e nella provincia di Hubei in Cina, si possono verificare alcuni casi importati in Europa e di conseguenza una trasmissione locale (limitata). Un singolo caso rilevato in un Paese europeo non cambia il quadro complessivo della valutazione che resta di moderata probabilità di importazione di casi di 2019-nCoV nei paesi europei. Molti paesi come il nostro si sono mossi rapidamente per prendere misure volte al contenimento della trasmissione di questo agente patogeno sul territorio nazionale.
Veniamo al tema delle mascherine, ricordando innanzitutto che le misure più importanti da seguire in via precauzionale sono quelle già indicate e tra tutte quelle di evitare di portare le mani a contatto con le mucose. Di mascherine ne esistono di due tipi, la mascherina chirurgica e il respiratore di sicurezza, e sembra che esistano anche alcune contraddizioni al loro utilizzo, tra tutte il fatto che spesso coloro che le utilizzano abbassano la soglia di attenzione rispetto alle altre precauzioni che dovremmo seguire. Altra pessima abitudine è quella di toglierle, toccando con le mani nell’operazione di rimuoverle naso e bocca. Infine questa mascherine andrebbero cambiate spesso, non offrono infatti protezione assoluta, sono molto utili in ambiente asettico, quindi in sala operatoria, mentre la loro utilità diminuisce molto se utilizzate nei luoghi dove si svolge la vita di ogni.
Quindi meditate gente, meditate.
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