Costume
Chi non guarda San Remo è uno snob?
Ma, una persona non interessata al festival della canzone italiana è necessariamente un raffiné? Certo che no! Così come non è automaticamente uno sprovveduto chi ama seguirlo.
12 Febbraio 2025
Chi sarebbe lo snob? E cosa vuol dire, esattamente? E per quale motivo, ogni volta, si tira fuori questo termine per indicare coloro che non guardano San Remo? Davvero chi si rifiuta di guardare una kermesse per timore di annoiarsi a morte è uno snob? Via, siamo seri, chi sceglie di non aderire all’estetica del disgusto che in qualche modo caratterizza tutti gli spettacoli di intrattenimento della tv non può, per forza maggiore, essere additato come una persona Superiormente NOBilitata (la mia traduzione arbitraria dell’acronimo.)
In verità, non c’è unanimità sull’etimologia della parola. La si fa discendere dall’abbreviazione di “Sine NOBilitate”, con cui a Oxford venivano registrati gli studenti che non avevano discendenze nobili. A ogni modo, se incerta è l’etimologia del termine, altrettanto vago è il suo significato, che, a quanto pare, viene a coincidere con una sfumatura di disprezzo: etichettare qualcuno come snob vuol dire, in molti casi, rinfacciargli di darsi delle arie, tali da non interessarsi a ciò che succede intorno a lui, che diversamente non sfugge certo alla grande maggioranza delle persone. Si direbbe che il caso di chi non guarda il festival di San Remo rientri perfettamente un questa definizione, cadendo, come si suol dire, a fagiuolo! Aggiungo, però, che talvolta snobismo è sinonimo di raffinatezza.
Ma, una persona non interessata al festival della canzone italiana è necessariamente un raffiné? Certo che no! Così come non è automaticamente uno sprovveduto chi ama seguirlo. E, dunque, venute a cadere le categorie di destra e sinistra, buono e cattivo, onesto e disonesto, non è che possiamo inventarcene altre, non affatto sostitutive, come seguaci di San Remo e oppositori di San Remo!
Per quel che riguarda me, non guardo San Remo perché non sono disposto a soffrire siparietti che vorrebbero essere divertenti e che finiscono, invece, per intristire. Va da sé che non posso essere giudicato uno snob, in quanto nella mia scelta non ostento nulla che abbia la pretesa di risultare fine e non mi carico dell’alterigia di manifestare superiorità nei confronti di uno show, che, seppur di mediocre contenuto artistico, incontra i gusti di una moltitudine.
E basta con questa sciocchezza di additare come snob chi si rifiuta, tra l’altro neanche aprioristicamente, di assistere a uno spettacolo da cui non è per niente stimolato a parlarne e scriverne, tanto più che di San Remo si può dire male, ma così male che non è mai abbastanza. E questo è anche uno dei segreti fondamentali del suo successo.
Infine, non vedo San Remo perché non voglio aggiungere altra pietà a quella che già provo per la mia persona. Non mi sento affatto elitario rispetto a un altro che lo segue in maniera rituale e ne conserva il mito. Semplicemente, non lo vedo per non inquinare il mio “ecosistema” sensibile, neuronale e spirituale. E, quel che è meglio, non mi infastidisce il suo trionfo, che trovo normalissimo e ben confacente al costume di un paese come il nostro.
Pertanto, buon divertimento! Ma non rompete le scatole a chi non lo guarda e non si esprime in merito alle sua sensazionale vacuità!
Devi fare login per commentare
Accedi