Costume
Abuso di Resilienza
Al supermercato, cenni di conversazione tra due clienti:
Cliente 1: “tocca sempre a me fare la spesa, tra l’altro oggi piove e mi è saltato il collegamento internet durante una call, sono in smart.”
Cliente 2: “devi portare pazienza oggi la parola d’ordine è RESILIENZA”
Cliente 1: “hai ragione, lo dico sempre anche ai miei figli, dovete essere RESILIENTI soprattutto a
scuola e dirlo anche ai vostri compagni. (una classe di resilienti)”
Dal benzinaio:
Cliente 1: “scusi può spostare la sua auto che devo fare benzina?”
Cliente 2: “un attimo non vede che sto andando a pagare? un po’ di RESILIENZA per favore”
Cliente 1: “non c’è bisogno di alterarsi, cerchi lei invece di essere RESILIENTE, pensi a quanta RESILIENZA deve avere il benzinaio con tipi come lei.”
Sembra uno sketch, ma sono conversazioni reali; il classico esempio di uno dei termini più usati e abusati degli ultimi tempi.
Complice la pandemia, con i rigidi protocolli che hanno cambiato il nostro comportamento ricco di restrizioni. L’utilizzo è ampio, amplificato dai social con dichiarazioni di politici, gente di spettacolo giornalisti e personaggi famosi, oltre ai comuni mortali frequentatori di supermercati e stazioni di servizio.
Un utilizzo spesso a sproposito che ne ha svilito a volte anche il suo significato. Tutto diventa RESILIENZA, in ogni settore e in ogni campo: non se ne può più.
Tutti ne siamo contagiati e la infiliamo in ogni discorso alla prima occasione utile; diventa un parolone, fa tanta cultura.
Piazzata alla fine di un discorso mediocre, ne risolleva le sorti anzi lo valorizza.
Sbagliamo pure un congiuntivo, ma piazziamoci poi il parolone e l’errore viene subito perdonato come una semplice distrazione.
Ci si è messo pure il passato Governo inventandosi il – PNRR- Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Una bozza che dovrà essere predisposta dall’Italia entro il prossimo 30 Aprile per accedere ai fondi di Next Generation EU.
Già, ci sono tanti soldi in ballo e per riceverli dobbiamo preparare tutta la documentazione che ci hanno richiesto.
Quanta RESILIENZA dovrà avere il nostro nuovo Presidente del Consiglio.
Speriamo di ottenere quanto ci è stato potenzialmente destinato, speriamo di vaccinarci in fretta, speriamo di attuare il programma di Draghi e infine, oltre a toglierci di mezzo il Covid, speriamo di toglierci di torno anche questo termine o, perlomeno, a ricondurlo al coretto e limitato uso.
Devi fare login per commentare
Accedi