Cibo

Sette idee regalo enogastronomiche (sei libri e un’app) per Natale

22 Dicembre 2017

Se avete un amico o un parente appassionato di enogastronomia e buoni ristoranti, e ancora non gli avete fatto il regalo di Natale, allora questo articolo fa al caso vostro! Qui vi proponiamo infatti alcune idee regalo – sei libri e un’app – che hanno a che fare con i ristoranti e il mangiar bene.

Il primo libro che vi presentiamo è Ristoranti da scoprire di Marco Bolasco, pubblicato da Giunti. Con questo libro l’autore, per cinque anni direttore della Guida ai Ristoranti d’Italia del Gambero Rosso e attualmente curatore (insieme a Eugenio Signoroni) della Guida alle Osterie d’Italia di Slow Food, propone al lettore 89 ristoranti «dove nessuno ti ha mai portato», come recita il sottotitolo. Nell’introduzione Bolasco mette in chiaro che il suo libro «non è una guida in senso stretto», ma è «piuttosto un taccuino aperto, una raccolta di esperienze che possono diventare i consigli giusti», un «quaderno vissuto in cui sono state messe insieme alcune delle cene più interessanti fatte» che prende in considerazione ristoranti non stellati che secondo l’autore «Vanno scoperti perché non sono ancora abbastanza conosciuti o perché pensiamo di conoscerli e magari non ci siamo ancora andati»; quelli presentati da Bolasco sono ristoranti nei quali, semplicemente, «si mangia bene, e in cui si sta bene. Perché non può esistere posto dal cibo fantastico in cui però si viene trattati male».

Veniamo poi alle tre guide che compongono la collana I Cento della casa editrice EDT, dedicate al mangiar bene in tre grandi città italiane: Milano, Roma e Torino. In ogni guida della collana vengono presentati 100 locali della città, 50 “top” (i ristoranti migliori, per le grandi occasioni) e 50 “pop” (le migliori tavole popolari, che si tratti di trattorie o bistrot o street food). La collana è diretta da Stefano Cavallito, Luca Iaccarino e Alessandro Lamacchia, e i curatori delle guide sono Carlo Lodovico Cappelletti, Gaia Corazzari e Alessandro Pellegri per l’edizione milanese, Federico De Cesare Viola e Luciana Squadrilli per l’edizione romana e gli stessi Cavallito, Iaccarino e Lamacchia per l’edizione torinese.

Visto che siamo in periodo di pandori, panettoni e torroni, non può certo mancare la Guida ai Pasticceri e alle Pasticcerie del Gambero Rosso, diretta da Laura Mantovano e curata da Marina Savoia, che propone al lettore 560 locali in tutta Italia. Nella guida le pasticcerie migliori sono contraddistinte dal simbolo della torta (si va da un minimo di una torta a un massimo di tre) e da un punteggio in centesimi: il locale migliore in assoluto (tre torte e 95/100 di punteggio) è la Pasticceria Veneto a Brescia di Iginio Massari, uno dei Grandi Maestri dell’arte pasticcera italiana. Come ogni anno la guida assegna anche dei premi speciali: premio come pasticcere emergente a Marcello Rapisardi della Pasticceria&Dessert di Milano, premio per la miglior comunicazione digitale alla Pasticceria Marisa di San Giorgio delle Pertiche (Padova), premio per la miglior pasticceria salata alla Pasticceria Martesana di Milano e premio per la novità dell’anno alla Cannavacciuolo Bakery di Novara, l’ultima creatura dell’Antonino Cannavacciuolo nazionale.

Passiamo ora alla guida Roma nel piatto de La Pecora Nera Editore, casa editrice nata nel 2005 specializzata nel settore enogastronomico e attiva in Lazio, Lombardia e Piemonte, che fin dal nome si propone come «una voce fuori dal coro nel mondo dell’enogastronomia» (così si legge sul loro sito ufficiale) che vuole evitare quei conflitti di interesse tra ristoratori e critici gastronomici che, secondo il team de La Pecora Nera, «fanno perdere credibilità all’editoria critica di settore». Come si legge nell’introduzione, la filosofia su cui si fonda la guida de La Pecora Nera (curata da Simone Cargiani e Fernanda D’Arienzo) consiste nel «valutare senza condizionamenti il mondo della ristorazione regionale, scrivendo senza reticenze le esperienze vissute, tutte in anonimato, nell’interesse unico del lettore». La guida recensisce circa 400 ristoranti di tutti i tipi (stellati e non, trattorie, pizzerie, etnici ecc.) non solo di Roma ma di tutto il Lazio, compresi i sette ristoranti della provincia di Rieti colpiti dal terremoto dell’agosto 2016 che hanno riaperto tutti nello spazio comune del Polo del Gusto, della Tradizione e della Solidarietà ad Amatrice. Anche Roma nel piatto dà i voti ai locali: il miglior ristorante di Roma e del Lazio è La Pergola dell’Hotel Rome Cavalieri di Roma con un voto di 9½, seguito da La Trota a Rivodutri (Rieti) a quota 9+ e da Il Pagliaccio e Metamorfosi, entrambi a Roma, appaiati a quota 9.

E infine lasciamo i libri per approdare all’app (di questa, più che regalarla, potete suggerire l’acquisto). È l’app I migliori ristoranti di Roma di Puntarella Rossa, il collettivo di giornalisti e recensori che dal 2009 attraverso il suo sito si occupa dei ristoranti della Capitale e di altre città italiane. L’app passa in rassegna più di 350 locali di Roma delle tipologie più disparate (dal wine bar alla trattoria, dal ristorante alla gelateria e al cocktail bar), e sarà aggiornata continuamente. Quelli di Puntarella Rossa danno anche dei riconoscimenti, le Puntarelle d’Oro, che quest’anno nelle varie categorie premiano complessivamente 150 locali capitolini.

 

Buon Natale a tutti!!!!

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