Cibo
La Guida ai Ristoranti d’Italia 2018 del Gambero Rosso
Dopo esserci occupati della Guida ai Ristoranti d’Italia 2018 de L’Espresso, oggi è la volta della Guida ai Ristoranti d’Italia 2018 del Gambero Rosso, presentata ufficialmente lunedì scorso all’Hotel Sheraton di Roma. Giunta alla ventottesima edizione, la Guida del Gambero Rosso per il 2018 offre al lettore 2625 locali recensiti, con ben 250 new entry rispetto all’anno precedente. Com’è sua tradizione, la Guida suddivide i locali migliori in sei categorie contraddistinte da simboli che indicano il livello qualitativo dei locali stessi, da un minimo di uno a un massimo di tre (le forchette per i migliori ristoranti, i gamberi per le migliori trattorie, le bottiglie per i migliori wine bar, i boccali per le migliori birrerie, i mappamondi per i migliori locali etnici, le cocotte per i migliori bistrot), e ai simboli si aggiungono i voti espressi in centesimi. Quest’anno la Guida presenta anche degli approfondimenti dedicati alle grandi cantine delle regioni italiane (uno per ogni regione).
Nella categoria ristoranti, i migliori in assoluto (cioè quelli con tre forchette) sono 38, con 9 novità rispetto allo scorso anno; la regione maggiormente rappresentata è la Lombardia con otto locali, seguita dal Lazio a quota sei e dalla Toscana a quota cinque. Il punteggio più alto (tre forchette e un voto di 96/100) se l’è aggiudicato il ristorante Reale a Castel di Sangro (L’Aquila) dello chef Niko Romito, con un punto di vantaggio sulla coppia formata dall’Osteria Francescana di Modena dello chef Massimo Bottura e dal ristorante La Pergola dell’Hotel Rome Cavalieri di Roma dello chef Heinz Beck. Tra i tre forchette sono presenti nomi storici della ristorazione italiana – come Dal Pescatore a Canneto sull’Oglio (Mantova), Don Alfonso 1890 a Sant’Agata sui Due Golfi (Napoli) ed Enoteca Pinchiorri a Firenze – accanto ai locali di cuochi diventati famosi in anni recenti grazie alla televisione, come Villa Crespi a Orta San Giulio (Novara) dell’ormai celeberrimo chef Antonino Cannavacciuolo e il ristorante Torre del Saracino a Vico Equense (Napoli) dello chef Gennaro Esposito, passato per gli studi televisivi di Hell’s Kitchen e di Junior MasterChef. Per quanto riguarda le altre categorie, sono 25 le trattorie con tre gamberi (7 in più rispetto all’anno scorso), 10 i wine bar con tre bottiglie, 3 le birrerie con tre boccali, così come sono 3 i locali etnici con tre mappamondi e i bistrot con tre cocotte. In conclusione uno sguardo ai premi speciali, ne citiamo alcuni: premio per il ristoratore dell’anno a Stefan Wieser, patron del ristorante La Siriola dell’Hotel Ciasa Salares a San Cassiano/Sankt Kassian (Bolzano); premio per la novità dell’anno al ristorante Signore te ne ringrazi di Montecosaro (Macerata); Premio Gambero Rosso e Acqua Panna/San Pellegrino per il cuoco emergente ad Andrea Leali del ristorante CasaLeali a Puegnago sul Garda (Brescia); Premio Gambero Rosso e La Bella Estate Vite Colte per il pastry chef dell’anno a Luca Lacalamita dell’Enoteca Pinchiorri.
(Immagine di copertina tratta da Puntarellarossa.it)
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