Cibo

“Il Fattore Umano”. Il congresso di Identità Golose a Milano

21 Febbraio 2018

Dal 3 al 5 marzo si terrà a Milano presso il Centro Congressi MiCo la quattordicesima edizione di Identità Golose Milano, il congresso di alta cucina (il primo in Italia di questo genere) creato e curato dal giornalista Paolo Marchi come momento di confronto e condivisione tra grandi chef e artigiani della gola italiani e stranieri.

Quest’anno il tema del congresso sarà Il Fattore Umano: in un’epoca come la nostra, nella quale molte volte i rapporti reali vengono sopravanzati da quelli virtuali, con la rete che spesso favorisce in qualche modo fretta, superficialità e spersonalizzazione, anche il mondo della ristorazione subisce delle conseguenze, con — sono parole di Marchi — «una preoccupante omologazione anche a livello di alta cucina, dove gli autori hanno poco di loro da dire. Si registra un dilagare di piatti che fanno il verso a culture di altri paesi piuttosto che ai menù degli chef più importanti. E non per uno scambio di culture e di contaminazioni, ma per nascondere i propri limiti colorandoli con immagini rubacchiate qua e là. Invece di impegnarsi ad approfondire i propri punti di forza, si seguono tendenze e capricci nel timore di non cavalcare l’onda del momento». Nasce quindi l’esigenza di (sono sempre parole di Marchi) «mettere al centro le relazioni umane, l’uomo-chef e tutti coloro che lo circondano sul lavoro, dalla cucina alla sala, al rapporto coi clienti e prima ancora artigiani e fornitori», perché «quello che la rete non potrà mai offrire è proprio il fattore umano, la possibilità di un confronto faccia-a-faccia, il parlare al cliente, ma anche ai fornitori piuttosto che a chi lavora nel tuo locale. È il momento, pur non rinunciando all’emozione per quello che c’è nel piatto, di portare, di spostare l’attenzione sul convivio, su quanto avviene attorno alla tavola, punti di incontro di mondi», dato che a fare la differenza è «La capacità delle persone di relazionarsi tra loro, rispettandosi e spronandosi a crescere e migliorarsi passo dopo passo. Il ristoratore che stabilisce un rapporto diretto e personale con un allevatore, un pescatore o un agricoltore, un casaro come un artista o un designer, trarrà vantaggio da queste relazioni perché i vari personaggi si sentiranno ben più motivati, protagonisti di un progetto globale e non semplice fornitori di un tassello che paghi e finita lì».

Davvero nutrito l’elenco dei grandi nomi della cucina che parteciperanno al congresso: gli chef tristellati Massimiliano Alajmo, Massimo Bottura, Roberto Cerea, Enrico Crippa, Norbert Niederkofler, Niko Romito; i bistellati Moreno Cedroni, Anthony Genovese e Alfonso Iaccarino; gli chef che sono volti più o meno noti della tv Antonello Colonna, Carlo Cracco, Antonia Klugmann, Rosanna Marziale, Davide Oldani (quello dello spot della pasta con Roger Federer), Cristiano Tomei; l’uomo dalle cinque Stelle Michelin Enrico Bartolini; i giovani rampanti Luca Abbruzzino, Martina Caruso, Caterina Ceraudo, Floriano Pellegrino e Isabella Potì; i grandi stranieri come il francese Yannick Alléno, l’indiano Gaggan Anand, la slovena Ana Roš e la nordirlandese Clare Smyth; e tanti, tanti altri. Sarà dato spazio anche ai grandi uomini di sala (maitre e sommelier) come Giuseppe Palmieri, Alessandro Pipero, Josep Roca e Antonio Santini.

Al congresso interverranno complessivamente più di cento protagonisti della cucina italiana e internazionale, che diranno la loro sul tema della manifestazione condividendo con il pubblico le proprie esperienze personali e lavorative, per (ri)dare centralità e visibilità ai rapporti umani diretti (non mediati da tutto ciò che è informatico e virtuale) che devono essere base imprescindibile per ogni attività sociale umana, compresa l’attività di donare piacere e benessere fisico e psicologico attraverso il cibo.

Per maggiori informazioni sul congresso: www.identitagolose.it.

(nell’immagine di copertina: Paolo Marchi)

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