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Ravenna Festival, il catalogo è questo
Dal 31 maggio via al Ravenna Festival con decine di eventi. Musica sinfonica e sacra, jazz e pop. Teatro e danza. In arrivo Zubin Mehta, Cat Power, Enrico Rava, Stefano Bollani, Albe, Aterballetto e altri. Riccardo Muti dirige l’Orchestra Cherubini nel concerto inaugurale
RAVENNA _ Nel segno di Cervantes. Il festival più importante d’Italia, Ravenna Festival, si affida al grande scrittore spagnolo nella scelta del motto di questa edizione, la numero trentasei. “Donde hay música no puede haber cosa mala”. Cioè: “dove c’è musica non ci può essere alcun male”. A dichiararlo è il compagno di avventure di Don Chisciotte, lo scudiero Sancho Panza. Slogan che, nell’idea degli organizzatori, intende riflettere lo spirito di questa rassegna per il significato che “ l’eroismo può assumere ai giorni nostri: il coraggio civile e spirituale, il coraggio di ricominciare, di creare e sperare”. Quindi “follia come atto di estremo coraggio” per la capacità di immaginare ideali di giustizia e bellezza. Guardando agli attuali tempi difficili la cultura può essere oasi di giustizia e momento di riflessione e pausa necessari per costruire società migliori. In poche parole, Ravenna festival intende essere uno spazio privilegiato per le idee, l’empatia e la speranza. Come indica Sancho, se la musica è garanzia contro il male è perchè “la cultura e le arti sono strumenti per creare connessioni in un’epoca che separa, nega, dimentica”.
Ecco così l’apertura come sempre di alto livello per questo Festival. Il 31 maggio a tirare su il sipario nel Palazzo Mauro De Andrè sarà il Maestro Riccardo Muti sul podio dell’Orchestra Cherubini nel concerto inaugurale con il violinista Giuseppe Gibboni. In programma “Ouverture Coriolano” e la Settima Sinfonia di Beethoven, nonché il Concerto n. 4 in re maggiore K 218 di Mozart, nei due giorni successivi guiderà cori di tutt’Italia in lezioni e prove su pagine verdiane -l’appuntamento è parte di “Cantare amantis est” rassegna curata da Anna Leonardi e Michele Marco Rossi.
Il festival si fa in tre. Dal 31 maggio al 13 luglio gli eventi di musica, teatro e danza; dal 10 maggio al 2 giugno , l’evento di “Romagna in fiore” e infine, dal 12 al 16 novembre la “Trilogia d’Autunno”.
Tra gli eventi significativi da segnalare, per restare sintonizzati sullo scrittore Miguel de Cervantes ecco il “Don Chisciotte ad ardere”, opera del Teatro delle Albe che chiude la sua ultima e terza anta, “Orlando e Alcina” di Händel nella “Trilogia d’Autunno” completata dal Messiah (dal 12 al 16 novembre, con la regia di Pier Luigi Pizzi e Ottavio Dantone alla guida di Accademia Bizantina e Orchestra Cherubini), il grande poema del “Bhagavadgītā” riletto dal Grande Teatro di Lido Adriano, lo spettacolo di Marco Baliani sul “coraggio silenzioso” e “Lisistrata” diretta dal regista Marco Martinelli. “Romagna in fiore”(dal 10 maggio al 2 giugno) si terrà invece nei territori colpiti dalle alluvioni, mentre fra aprile e maggio quattro concerti di artisti palestinesi incroceranno le rotte del Festival delle Culture.
Riccardo Muti tornerà a dirigere l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini in concerto il 5 luglio al Palazzo Mauro De Andrè. In programma la Sinfonia n 5 di Beethoven, la Sinfonia n 4 di F.Mendelssohn-Bartholdy e “I Vespri siciliani” di Giuseppe Verdi. Per la musica classica si segnala la presenza anche di Zubin Mehta e Daniel Harding, con le orchestre del Maggio Musicale Fiorentino e dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, mentre Accademia Bizantina e Alessandro Tampieri dedicano una serata ad Antonio Vivaldi. Per la musica contemporanea verranno eseguite anche musiche di Berio, Goebbels e Richter. Serate speciali quelle jazz con Uri Caine, Enrico Rava, Stefano Bollani, Fabrizio Bosso, Hamid Drake. Interessante anche l’omaggio della cantautrice Cat Power a Bob Dylan. La danza omaggerà Ennio Morricone, e il coreografo recentemente scomparso Micha Van Hoecke. Altri omaggi a Pink Floyd, Joe Zawinul. E poi decine di altri ospiti e star dello spettacolo. Torna “Il Trebbo in musica” a Cervia-Milano Marittima, a Lugo e Russi. L’Orchestra Cherubini propone il progetto “La musica senza barriere”, con concerti di formazioni da camera in ospedali, carceri e altri spazi di cultura e arte in tutto il territorio di Ravenna.
Anteprime. Tre appuntamenti da segnare sul taccuino. Sabato 17 maggio al Teatro Rasi va in scena “Rapsodia Fantastica” dei Figli d’arte Cuticchio. Concerto di Giacono Cuticchio con proiezione video, Nicola Mogavero al sax, Paolo Pellegrino al violoncello, Marco Badami al violino, Fabio Piro alla tromba. Pianoforte e conduzione di Giacomo Cuticchio, video di Chiara Andrich.
Dal 20 al 26 maggio (tutti i giorni tranne il giovedì) nella Basilica di Sant’Agata Maggiore, alle ore 19 “Membra Jesu Nostri” di Dietrich Buxtehude con il Coro e l’Ensemble del Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Ravenna diretti da Antonio Greco.
Il 28 maggio al Teatro Alighieri viene presentato “Lisistrata” dal testo di Aristofane. Drammaturgia e regia di Marco Martinelli. Musiche di Ambrogio Sparagna. In scena gli alunni delle scuole di Pompei, Castellamare di Stabia, Torre del Greco, Torre Annunziata.
Il Programma.
Veniamo agli appuntamenti principali in ordine cronologico (per conoscere nel dettaglio tutti gli eventi del colossale programma andare sul sito del festival www. ravennafestival.org)
I giorni 1, 2, 6, 7 e 8 giugno al Cisim il Gran Teatro di Lido Adriano che da alcuni anni segue progetti di allestimento di grandi poemi popolari alle ore 20 presenta “Bhagavadgītā”, un racconto che ha un valore sacro per i seguaci dell’induismo che in questo caso sarà riletto in modo originale con il coinvolgimento di giovani e adulti residenti in questo lembo di terra cosmopolita. La drammaturgia è di Tahar Lamri, la direzione artistica di Luigi Dadina (uno dei fondatori della compagnia del Teatro delle Albe in questo caso è anche regista dello spettacolo) e Lanfranco Vicari, in arte Moder, musiche originali di Francesco Giampaoli.
Il 6 giugno al Refettorio nazionale (ore 21) recital del pianista Pietro Fresa con musiche di Mozart, Chopin, Skrjabin e Brahms.
Il 7 giugno al Teatro Alighieri (ore 21) l’Orchestra Cherubini diretta da Andrea Molino presenta “Surrogate Cities”del compositore tedesco Heiner Goebbels, compositore che mette insieme classica e jazz, pop ed elettronica, insieme a un bagaglio di suoni e rumori, improvvisazioni e campionamenti. In questa produzione di Ravenna Festival, Goebbels curerà anche la mise en espace, firmando scene e luci,. Solisti: Aurore Ugolin e John De Leo e Alípio Carvalho Neto ai sassofoni.
8 Giugno. “Alla Palestrina” nella Basilica di San Vitale (21,30) un omaggio a Pierluigi da Palestrina nel 500 anniversario della nascita. Di scena l‘Ensemble vocale Odhecaton diretto da Paolo Da Col con musiche di Scarlatti e Palestrina.
11 Giugno. Chiostro Loggetta Lombardesca (21,30). Di scena il Vision String Quartet formato da Florian Willeitner, primo violino, Daniel Stoll, secondo violino, Sander Stuart violoncello e Leonard Disselhorst. In programma musiche di Brahms e del quartetto.
14 Giugno. Il Balletto di Roma rende omaggio a Micha van Hoecke in “La dernière danse” di van Hoecke al Teatro Alighieri (21). In occasione dello spettacolo viene allestita la mostra fotografica dedicata al grande coreografo “La vie d’artiste” di Miki Matsuse van Hoecke.
A Cervia, nell’Arena Stadio dei Pini (21,30)per ”Il Trebbo in musica” Aldo Cazzullo e Moni Ovadia presentano “Il romanzo della Bibbia” scritto da Cazzullo con canti di Ovadia. Giovanna Famulari al violoncello e pianoforte.
15 Giugno. “The Wall & Pink Floyd Greatest Hits” è uno spettacolo di danza di MM Contemporary Dance Company dedicata alle musiche dei Pink Floyd, la regia è di Manuel Renga, coreografie di Michele Merola. Dirige l’Orchestra Città di Ferrara Roberto Molinelli, Coro del Comunale di Ferrara diretto da Teresa Auletta, gruppo rock Pink Sonic (Al Pala De Andrè, 21, 30)
16 Giugno. “Del coraggio silenzioso” è il titolo di uno spettacolo di e con Marco Baliani, dedicato all’eroismo che non presuppone tempra guerriera e non si staglia sulla scena, non attende ricompense né ringraziamenti, ma nasce da una necessità umana più profonda e in parte indefinibile. Musiche di Mirto Baliani di scena all’harmonium e campionatori con Cristiano Arcelli, sax e clarinetto basso, Giacomo Gaudenzi, violoncello e Francesco Tedde, chitarra (Teatro Alighieri, ore 21).
17 Giugno. S’intitola “Vivaldi d’amore“ la serata che l’Accademia Bizantina dedica ai concerti per archi, violino e viola d’amore di Vivaldi al Teatro Alighieri (ore 21). Al centro della scena nei doppi panni di direttore e solista Alessandro Tampieri, primo violino solista dell’Accademia, che passa dal violino alla viola e alla viola d’amore.
18 Giugno. La Zawinul Legacy Band 3.0 ripercorre l’odissea musicale di Joe Zawinul, pioniere della fusion e dell’evoluzione elettrica del linguaggio jazz. Sul palcoscenico del Teatro Alighieri (ore 21) anche Omar Hakim e Bobby Thomas Jr. che sono stati membri dei Weather Report fondati da Zawinul e Wayne Shorter.
A Cervia per “Il Trebbo in musica”. All’Arena dello Stadio dei Pini (ore 21,30) Mario Tozzi, voce narrante ed Enzo Favata, sax ed elettronica presentano “Mediterraneo, le radici di un mito”.
19 Giugno. Speciale “Notte Morricone” al Palazzo Mauro De Andrè, alle ore 21,30 a cura del Centro Coreografico Nazionale/Aterballetto. Regia e coreografia di Marcos Morau sulle musiche di Ennio Morricone. La direzione musicale e l’adattamento sono di Maurizio Billi. Le musiche sono state registarate dall’Orchestra Cherubini.
Chiostro Loggetta Lombardesca (21,30). Il gruppo sloveno di folk avantgarde, Trio Širom propone il concerto “The Liquefied Throne of Simplicity”. Sul palco: Anna Kravanja, Iztok Koren e Samo Kutin.
20 Giugno. A Lugo, Pavaglione, ore 21,30, concerto jazz del pianista Uri Caine “The Passion of Octavius Catto”. Caine ha composto questo pezzo nel 2014 per la Philadelphia Orchestra, in memoria dell’insegnante e attivista afroamericano Octavius Catto per i diritti civili che fu assassinato nel 1874. A Lugo sarà proposta una versione cameristica per quintetto, jazz e voce solista di Barbara Walker.
Agli Antichi Chiostri Francescani (21,30) recital del pianista Alexander Gadjev, premio Abbiati 2022, con un programma di musiche di Debussy, Bartòk e Musorgskij.
21 Giugno. Al Chiostro della Loggetta Lombaredesca (21,30) musiche dal mondo, arrangiate dal compositore americano Fred Sturm per celebrare differenze e tangenze, che Marco Albonetti, sax soprano, Dane Richardson, percussioni e il FontanaMix Ensemble propongono con “Terra Madre (Migrations)”
A Lugo, Pavaglione (21,30) Jazz live di Enrico Rava, tromba e Stefano Bollani al pianoforte.
22 Giugno. A Lugo, Pavaglione (21,30) il concerto della cantautrice Malika Ayane, per la prima volta in “versione sinfonica” grazie alla complicità dell’Orchestra La Corelli, sulla scia dei felici incontri fra formazioni classiche e pop-rock che il Festival sta sperimentando in questi ultimi anni.
25 Giugno. Il Trebbo in musica. A Cervia, Arena dello stadio dei Pini (21,30) Incontro jazz ravvicinato per “Il cielo è pieno di stelle” con Fabrizio Bosso, tromba e Julian Oliviero Mazzariello, pianoforte.
Dal 25 giugno al 13 luglio (tutti i giorni tranne il lunedì e il giovedì), tra Palazzo Malagola, Palazzo di Teodorico e Teatro Rasi (ore 20) il Teatro delle Albe presenta “Don Chisciotte ad ardere” Ante, I, II e III. Ideazione, drammaturgia e regia di Marco Martinelli ed Ermanna Montanari. In scena: Ermanna Montanari, Marco Martinelli, Alessandro Argnani, Roberto Magnani, Laura Redaelli, Fagio, Marco Saccomandi e le cittadine e i cittadini che hanno risposto alla Chiamata Pubblica . Le musiche originali sono dell’art rock group Leda. Electronics e sound design di Marco Olivieri, scene di Ludovica Diomedi, Elsa Gelmi, Matilde Grossi. Disegni dal vivo di Stefano Ricci, costumi di Federica Fanà e Flavia Ruggeri. Luci di Luca Pagliano. Dopo aver affrontato la “Divina Commedia” di Dante Alighieri si conclude la seconda ricognizione sul poema dello spagnolo Miguel De Cervantes. In questa edizioni verranno rappresentate tutte le tre ante (compresa la terza inedita).
26 Giugno. La cantautrice americana Cat Power omaggia Bob Dylan in “Sings Dylan ’66” al Teatro Alighieri (21). Accompagnano la cantautrice: Erik Paparozzi, basso, Henry Munson, chitarra, Adeline Jason, chitarra, Joshua Adams, batteria, Jordan Summers, organo e Aaron Embry, pianoforte.
Al Palazzo Mauro De Andrè (21) Zubin Metha dirige l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino nel Concerto per violino e orchestra in re maggiore op 61 di Beethoven e la Symphonia domestica op.53 di Richard Strauss. Violino solista: Amira Abouzahra.
28 Giugno. Al Palazzo San Giacomo di Russi (21,30) “Lunga notte irlandese” a cura di Fabio Rinaudo, un nuovo viaggio sull’isola di smeraldo con i Dervish dalla contea di Sligo, di scena tre fuoriclasse come Derek Hickey, Mick O’Brien e Ciara Ní Bhriain e i Birkin Tree, ambasciatori del folk irlandese in Italia.
29 Giugno. Russi, Il Palazzo San Giacomo (ore 21,30) è lo scenario “La notte dello Spiritual Jazz” con la sassofonista Lakecia Benjamin (cinque volte nominata ai Grammy) e Hamid Drake, fra i migliori percussionisti jazz, special guest il sassofonista James Brandon Lewis.
Alle Artificerie Almagià di Ravenna (ore 21) prima di “Fragolesangue” di Monica Francia, Ida Malfatti e Zoe Francia Lamattina, una coproduzione di Ravenna Festival e Nanou Associazione Culturale ETS. Il titolo riprende quello della pellicola del 1970 “Fragole e sangue” diretta da Stuart Hagmann e premiata a Cannes: un racconto della presa di coscienza politica di uno studente, maturata nel contesto della controcultura americana. Con una forte componente laboratoriale per giovanissime performer, lo spettacolo diventa un’esperienza collettiva che fa i conti con le narrazioni di un’altra epoca poetico-politica, a contatto con corpi, desideri e urgenze del presente.
Cervia. Arena dello Stadio dei Pini (21,30). Il Trebbo in musica. Alessio Boni, voce recitante in “La Traviata sono io”. Testo di Filippo Arriva, musiche eseguite da Duo Miroirs: Antonello d’Onofrio e Claudio Sociero ai pianoforti.
1 e 2 Luglio. Artificerie Almagià. Il Nerval Teatro di Maurizio Lupinelli ed Elisa Pol propone “Finale di partita” (ore 21) di Samuel Beckett; in scena lo stesso Lupinelli, Barbara Caviglia e Carlo De Leonardo e Matteo Salza, due interpreti diversamente abili provenienti dai laboratori di Nerval Teatro a Rosignano Marittimo e Ravenna; lo spettacolo sarà l’occasione per azioni dedicate al pubblico con disabilità sensoriale, consentendone la fruizione anche a sordi e ipovedenti .
3 Luglio. Al Teatro Alighieri (ore 21) in prima assoluta “Ghosts “di Fanny & Alexander: tra apparizioni esplosive, colpi di scena e sottilissime inquietudini, l’universo di Edith Wharton, l’autrice dei racconti di fantasmi da cui lo spettacolo prende le mosse, ci interroga su nostalgia, rimpianto, rimorsi, paura e amore per l’invisibile. Lo spettacolo è diretto da Luigi Noah De Angelis, autore anche di scene e luci, e vede in scena Andrea Argentieri e Chiara Lagani, che cura anche drammaturgia, traduzioni e costumi; le musiche sono di Luigi Ceccarelli.
4 Luglio. Mandrolie, Fattoria Guiccioli (21,30) va in scena “Anita” spettacolo di Gilberto Cappelli su libretto di Raffaella Sintoni e Andrea Cappelli, presentata l’anno scorso a Spoleto e commissionata dal Teatro Lirico Sperimentale “A. Belli” di quella città per illuminare le gesta dell’eroina dei due mondi e il culto che suscitò soprattutto in Romagna. Nella storica cornice della Fattoria Guiccioli, dove Anita morì nel 1849, Marco Angius dirige l’Orchestra Calamani e il Coro del Teatro Lirico Sperimentale, con il soprano Chiara Guerra e il baritono Alberto Petricca nei panni dei protagonisti Anita e Giuseppe Garibaldi. Un omaggio a una figura di sorprendente modernità lungo una partitura che non cela l’amore per Mahler e l’espressionismo di inizio Novecento di Schönberg e Berg.
6 Luglio. Palazzo Mauro de Andrè (21) Max Richter presenta il suo più recente album “In a Landscape” (Deutsche Grammophon) quasi un atto di protesta che oppone silenzio e pacatezza alla violenza diffusa della nostra epoca.
10 Luglio. Palazzo Mauro de Andrè (21) Daniel Harding dirige l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, di cui è diventato direttore musicale l’anno scorso, in un trittico composto da “Blumine” dalla Sinfonia n. 1 di Mahler, il Preludio e Liebestod dal “Tristan und Isolde” di Wagner e la Seconda Sinfonia in re maggiore op. 73 di Brahms.
13 Luglio. Palazzo Mauro de Andrè (21,30) Sarà la danza a chiudere Ravenna Festival. Torna “Les étoiles”, ormai un brand per tutti gli appassionati di balletto: fra repertorio classico e moderno il gala curato da Daniele Cipriani per Ravenna è pour homme, quindi interamente declinato al maschile con primi ballerini e solisti dalle migliori compagnie internazionali: Sergio Bernal, Simone Repele e Sasha Riva.
Questo a grandi linee il calendario di Ravenna Festival che offre anche altri appuntamenti da non perdere nelle Basiliche della città.
Il 4 giugno a Sant’Apollinare in Classe l’oratorio “San Giovanni Battista” (21,30) che Alessandro Stradella compose per l’Anno Giubilare 1675, dando voce a un uomo che ha riposto la sua fede incrollabile in Dio. A eseguirlo l’Ensemble Mare Nostrum diretto da Andrea De Carlo,
Dal 10 al 16 giugno (ore 19) il Festival ha commissionato una nuova sacra rappresentazione sulla figura di Rut per la Basilica di San Giovanni Evangelista: “Rut. Raccolti di speranza” è stata composta da Marianna Acito su libretto di Francesca Masi, che ha reso la speranza il cuore e il fine del testo. In scena, Laura Zecchini nei panni della protagonista e Daniela Pini e Angelo Testori rispettivamente in quelli di Noemi e Boaz; a dirigere gli Strumentisti della Cherubini e il Gruppo Vocale Heinrich Schütz sarà Mattia Dattolo.
Dal 20 al 26 maggio nella Basilica di Sant’Agata Maggiore (ore 19), si presenta “Membra Jesu Nostri” affidato al Coro & Ensemble 1685 del Conservatorio Giuseppe Verdi di Ravenna e alla direzione da Antonio Greco, mentre docenti e allievi dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna ne cureranno il visual project.
Tallis e Odhecaton prenderanno parte a “In templo Domini”, la tradizionale rassegna di liturgie domenicali che accompagna il calendario del Festival e che quest’anno è ospitata nella più antica basilica giubilare della città, ovvero Sant’Apollinare in Classe. Mentre Tallis e Odhecaton accompagnano rispettivamente le celebrazioni dell’Ascensione e della Pentecoste, quella della Santissima Trinità vedrà partecipe il Gruppo Vocale Heinrich Schütz guidato da Roberto Bonato. Fra i celebranti delle solenni liturgie Padre Mauro-Giuseppe Lepori, Abate Generale dell’Ordine Cistercense, e Padre Gianni Giacomelli del Monastero di Fonte Avellana, che interverranno anche in un ciclo di incontri a tema (nei giorni, 1, 8 e 15 giugno).
Per il programma “Trilogia d’autunno” il protagonista sarà Handel con due allestimenti: “Orlando” (13 e 14 novembre) e “Alcina” (13 e 15 novembre si aggiunge anche l’esecuzione di “Messiah” (16 novembre), Protagonisti Accademia Bizantina, regia di Pierluigi Pizzi e direzione di Ottavio Dantone. Per ultimo appuntamento anche il Coro della cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini” preparato da Lorenzo Donati.
Ha come titolo “Oltre il Conflitto” la XVIII edizione del Festival delle Culture 2025 che propone “una riflessione partendo dalle parole di Eleanor Roosevelt: “Dove iniziano i diritti umani? In piccoli luoghi, vicini a casa, così intimi e concreti che non appaiono su nessuna mappa del mondo”. Perché la difesa della dignità delle persone parte dagli spazi che abitiamo quotidianamente: i quartieri, le scuole, i luoghi di lavoro, le abitazioni”. Il programma musicale del Festival delle Culture è organizzato in collaborazione con Ravenna Festival e in particolare con il suo co-Direttore Artistico Franco Masotti; dall’altra la rassegna ecosostenibile e diffusa “Romagna in fiore”, creata da Ravenna Festival, includerà uno speciale evento immaginato con il Festival delle Culture e all’insegna dell’inclusione . La musica “darà voce alla nostalgia per la propria terra”. Al centro voci e musiche dalla Palestina. Ne saranno espressione Rasha Nahas, che si esibirà sul palco del Teatro Rasi il 24 aprile alle 21, Kamilya Jubran (23 maggio ore 21 al Teatro Alighieri), i 47 Soul (24 maggio ore 21 al Teatro Alighieri) e Bashar Murad (25 maggio ore 21 al Teatro Alighieri).
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