Energia

Intesa Sanpaolo presenta a Bruxelles il sesto MED & Italian Energy Report

L’Unione Europea si conferma tra le economie mondiali con la maggiore dipendenza energetica: il 58% del fabbisogno dipende dalle importazioni. Tuttavia, la transizione verso le rinnovabili è in accelerazione

29 Gennaio 2025

È stato presentato al Parlamento Europeo il sesto MED & Italian Energy Report, lavoro di ricerca intitolato quest’anno “The energy transition in the Mediterranean between sustainability and security: a dynamic think-tanking approach”, realizzato con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo e frutto della sinergia scientifica tra SRM (Centro Studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo) e l’ESL@energycenter Lab del Politecnico di Torino, e della collaborazione con la Fondazione Matching Energies. 

Per realizzare le analisi di questa edizione del Report, SRM e ESL@energycenter del Politecnico di Torino hanno implementato una piattaforma interattiva denominata ENEMED Platform che attraverso algoritmi ed accesso a varie fonti dati consente di eseguire ricerche e analisi ed ottenere informazioni aggiornate sui flussi energetici dei paesi dell’area Euro-Mediterranea, anche personalizzando le visualizzazioni dei dati. 

Dopo l’introduzione dei due deputati europei e della responsabile European Regulatory and Public Affairs di Intesa Sanpaolo, Francesca Passamonti, sono seguite le relazioni introduttive di Marco Gilli, Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo ed Elena Baralis, Prorettore del Politecnico di Torino. 

Hanno presentato il Rapporto Massimo Deandreis, Direttore Generale SRM ed Ettore Bompard, Direttore Scientifico ESL@energycenter Lab, Politecnico di Torino a cui ha fatto seguito una simulazione e dimostrazione del funzionamento della nuova ENEMED Platform. 

L’evento è proseguito con un dibattito, moderato da Ana Rovzar, Founder & CEO Polygon AR, centrato sui risultati illustrati dal Rapporto a cui hanno partecipato autorevoli esponenti di istituzioni italiane ed europee, di associazioni di categoria internazionali, rappresentanti dell’industria energetica e delle infrastrutture connesse all’energia. 

L’Unione Europea si conferma tra le economie mondiali con la maggiore dipendenza energetica: il 58% del fabbisogno dipende dalle importazioni, a fronte del 20% della Cina e dell’autosufficienza energetica degli Stati Uniti. Tuttavia, la transizione verso le rinnovabili è in accelerazione: dal 2000 a oggi, l’energia verde è passata dal 15% al 45% del mix di generazione elettrica, con una crescita esponenziale prevista entro il 2030.

Italia e dipendenza energetica

Con il 74,8% di fabbisogno energetico importato, l’Italia detiene il primato europeo per dipendenza energetica, nonostante un calo rispetto al 77,5% del 2019. Importante la crescita delle rinnovabili, che nel 2024 hanno coperto il 41,2% della domanda energetica, segnando il massimo storico. Fondamentale il contributo del fotovoltaico (+19,3% rispetto al 2023), ma resta la necessità di accelerare per raggiungere gli obiettivi del PNIEC: 48% entro il 2025 e 65% entro il 2030.

Geopolitica energetica e GNL

La politica energetica statunitense spinge l’Europa verso un aumento delle importazioni di GNL dagli USA, passate dal 27% del 2021 al 48% nel 2024. La crisi nel Mar Rosso e le tensioni tra Israele e Hamas hanno reso cruciali i flussi energetici attraverso il Mediterraneo. L’Algeria ha consolidato il suo ruolo come principale fornitore di gas per l’Italia, con il Transmed che copre il 38% del fabbisogno nazionale.

Porti green e transizione energetica

I porti del Mediterraneo stanno evolvendo in hub energetici strategici per la decarbonizzazione, con investimenti significativi nelle energie rinnovabili. Progetti offshore e infrastrutture per il GNL e combustibili alternativi sono in espansione, favorendo la creazione di un “ponte verde” tra Europa e Nord Africa.

Verso l’autosufficienza energetica

La transizione energetica passa anche attraverso il piano Mattei, con iniziative diplomatiche che coinvolgono Italia, Albania ed Emirati Arabi Uniti per rafforzare le interconnessioni energetiche. L’obiettivo è trasformare l’Italia in un hub strategico per il flusso di energia tra Europa e Africa, promuovendo il solare e l’eolico nelle regioni del Nord Africa.

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