Terzo Settore

Intesa Sanpaolo: il Fondo di Beneficenza aumenta le risorse e definisce le linee guida 2025-2026

Nel 2025 il Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo aumenta le risorse disponibili a 24,5 milioni di euro, rafforzando il sostegno agli enti del terzo settore. Definite le nuove linee guida 2025-2026: welfare sanitario di prossimità, valorizzazione del Mezzogiorno e inclusione

12 Marzo 2025

Nel 2025 le risorse destinate dal Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale di Intesa Sanpaolo cresceranno a 24,5 milioni di euro. Il Fondo, che fa capo alla presidenza della Banca, potrà così rafforzare il proprio sostegno agli enti del terzo settore, confermandosi un importante strumento di inclusione e solidarietà sociale. Dal 2016, l’impegno della Banca si è tradotto in oltre 130 milioni di euro erogati a favore di 7.700 progetti, rivolti a persone e famiglie in difficoltà, giovani e donne, con l’obiettivo di colmare il divario educativo e digitale, contrastare la povertà e affrontare le crescenti disuguaglianze.

Le nuove linee guida 2025-2026

Il Fondo di Beneficenza ha definito le linee guida per il biennio 2025-2026, che orienteranno la selezione e il finanziamento dei progetti nei prossimi due anni. Le priorità di intervento si concentrano su tre aree strategiche:

  1. Welfare sanitario di prossimità: espansione dell’accesso ai servizi sociosanitari per persone non supportate da adeguate reti familiari o sociali. Le azioni prevedono il sostegno alle famiglie con persone non autosufficienti o fragili e la creazione di unità e centri sanitari, anche mobili, complementari al Sistema Sanitario Nazionale e gestiti da enti del terzo settore.
  2. Valorizzazione del mezzogiorno e delle Isole: contrasto alla dispersione scolastica, sviluppo delle aree interne e sostegno all’imprenditoria giovanile nei territori del Sud Italia e delle Isole, per favorire lo sviluppo economico e sociale locale.
  3. Inclusione sociale di migranti e rifugiati: promozione di percorsi di integrazione sociale, economica, psicologica e linguistica per persone migranti e rifugiate in condizioni di fragilità, con particolare attenzione all’accoglienza, all’istruzione, alla formazione e all’inserimento lavorativo.

Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo, ha commentato: “Intesa Sanpaolo ha da tempo posto al centro del proprio modello di banca l’impegno verso chi si trova in condizioni di svantaggio economico, sociale o sanitario. Il Fondo di Beneficenza rappresenta uno strumento fondamentale in questa strategia, e nel 2025 destinerà oltre 24 milioni di euro a programmi che puntano a ridurre i divari sociali ed educativi, favorendo lo sviluppo delle persone e del paese. Particolare attenzione sarà rivolta al welfare sanitario, all’accoglienza e all’inclusione.”

I numeri del 2024 e le prospettive future

Nel 2024 il Fondo ha erogato circa 23 milioni di euro, segnando un aumento del 22% rispetto al 2023. I beneficiari diretti sono stati circa 934 mila, distribuiti prevalentemente sul territorio nazionale (89% del totale): il 44% al Nord, il 25% al Centro e il 31% al Sud e nelle Isole.

Con 2.325 richieste di contributo valutate (+2% rispetto all’anno precedente), il Fondo di Beneficenza si conferma un punto di riferimento nel panorama filantropico italiano. Inoltre, ha esteso la propria azione a interventi umanitari in paesi con un Indice di Sviluppo Umano basso o medio e in nazioni colpite da calamità naturali.

La presentazione delle linee guida

Le nuove linee guida verranno illustrate durante il webinar “La forza della comunità che agisce: welfare, territorio e inclusione”, in programma giovedì 13 marzo alle ore 11.

Le liberalità erogate dal Fondo si traducono in beni e servizi offerti gratuitamente alle comunità, generando impatti che vanno oltre i risultati immediati dei singoli progetti. Restano confermati i criteri, i tempi e le modalità per la presentazione delle richieste di contributo, che prevedono l’assegnazione di liberalità a fondo perduto a progetti particolarmente meritevoli, selezionati sulla base dell’impatto sociale e della solidità dell’ente proponente.

Le candidature dei progetti devono essere presentate attraverso la piattaforma online del Fondo.

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