Energia

Gli stoccaggi italiani di gas sono oltre dieci punti sopra la media europea

A pochi giorni dalla fine dell’inverno, gli stoccaggi italiani sono pieni in misura superiore al 46%, più di 10 punti sopra la media europea. Si è rivelato provvidenziale il riempimento quasi totale (al 98,5%) raggiunto il 31 ottobre come comunicato da Snam

14 Marzo 2025

Gli stoccaggi gas dell’Unione europea sono attualmente pieni al 35,89% per la prima volta in più di tre anni, attestandosi a meno di 40 miliardi di metri cubi, secondo i dati forniti da Gas Infrastructure Europe (GIE).

Dall’inizio della stagione di riscaldamento in Europa il 29 ottobre 2024, i paesi dell’Ue hanno ritirato circa 70,5 miliardi di metri cubi di gas dagli impianti. Al contrario, a pochi giorni dalla fine dell’inverno, gli stoccaggi italiani sono pieni in misura superiore al 46%, più di 10 punti sopra la media europea. Si è rivelato provvidenziale il riempimento quasi totale (al 98,5%) raggiunto il 31 ottobre come comunicato da Snam, cui dopo l’acquisizione dei tre siti di Edison Stoccaggio fa capo la quasi totalità delle giacenze italiane (rimane fuori solo IGS).

Nonostante le temperature più rigide registrate quest’inverno, le più basse degli ultimi tre anni dall’inizio del conflitto tra Russia e Ucraina, la curva di svuotamento è stata sempre sotto la soglia di guardia. Snam, in ogni caso, aveva previsto un servizio di peak shaving – basato su giacenze supplementari stoccate presso il rigassificatore di Panigaglia – che all’occorrenza sarebbero state rese disponibili.

Il buon livello di riempimento degli stoccaggi italiani è ancora più significativo se consideriamo che nei primi due mesi dell’anno la domanda nazionale di gas è aumentata dell’8% e che il ricorso agli stoccaggi – nello stesso periodo – è cresciuto del 22%. La quota prevalente dell’incremento della domanda gas viene in ogni caso dal termoelettrico che, dovendo compensare il mancato apporto dell’eolico nella generazione elettrica, ha evidenziato la funzione strategica dello storage nel bilanciamento del sistema energetico nazionale e nell’accompagnare lo sviluppo delle rinnovabili mitigando i rischi derivanti dalla loro natura fisiologicamente non programmabile. La quota di generazione eolica nella produzione di elettricità dell’Ud è stata in media del 13% a febbraio, ed è pari al 15% a marzo.

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