Milano

Analisi e prospettive globali al centro della conferenza “Il mondo nel 2025: Time to Deliver”

La conferenza “Il mondo nel 2025: Time to Deliver”, tenutasi a Milano presso Assolombarda, ha analizzato le sfide geopolitiche ed economiche del futuro. Tra i temi principali: il rilancio della competitività europea, il ruolo strategico di export e innovazione per le imprese

20 Gennaio 2025

Si è svolta questa mattina, presso la sede di Assolombarda a Milano, la conferenza “Il mondo nel 2025: Time to Deliver”, organizzata in collaborazione con Assolombarda, SACE e l’Osservatorio Geoeconomia di ISPI e Intesa Sanpaolo. L’evento ha analizzato i principali scenari geopolitici ed economici che caratterizzeranno il 2025, fornendo un quadro sui rischi e le opportunità per le imprese.

L’urgenza della competitività: il punto di Assolombarda

Nel suo intervento, Alessandro Spada, presidente di Assolombarda, ha sottolineato la necessità di un rilancio economico per garantire la competitività delle imprese italiane. “Davanti a una nuova stagione politica ed economica segnata dal ritorno della politica ‘America First’ di Donald Trump e dall’evolversi delle tensioni geopolitiche, l’Europa deve rispondere con un approccio più industriale”, ha dichiarato Spada. Ha inoltre evidenziato come energia e investimenti rappresentino i due pilastri cruciali per il rilancio della crescita, invitando la nuova Commissione Europea a implementare l’Agenda Draghi per superare gli ostacoli regolatori che penalizzano settori chiave, come l’industria automobilistica.

Geopolitica e incertezza globale secondo ISPI

Paolo Magri, presidente del Comitato Scientifico dell’ISPI, ha messo in luce l’incertezza che caratterizzerà il 2025, definendolo “l’anno della grande prova”. “Sarà un periodo decisivo per trasformare le ambizioni in azioni concrete”, ha affermato Magri, attribuendo un ruolo centrale al ritorno di Trump alla Casa Bianca, il cui approccio imprevedibile e provocatorio influenzerà non solo gli Stati Uniti, ma anche Cina, Europa e il resto del mondo.

Export e innovazione: le priorità di SACE

Alessandra Ricci, Amministratore Delegato di SACE, ha evidenziato il ruolo strategico dell’export italiano, previsto in crescita del 3,5% nel 2025, raggiungendo i 679 miliardi di euro. “Per essere più competitive, le imprese italiane devono puntare su diversificazione dei mercati e innovazione tecnologica, sfruttando l’intelligenza artificiale e nuove filiere produttive”, ha sottolineato Ricci.

Le prospettive economiche secondo Intesa Sanpaolo

Gregorio De Felice, Chief Economist di Intesa Sanpaolo, ha invece analizzato i principali rischi e opportunità per l’economia europea e italiana. “L’Unione Europea deve affrontare i ritardi accumulati in termini di innovazione, produttività e investimenti, che potrebbero aggravarsi con la nuova amministrazione americana”, ha spiegato. Per l’Italia, De Felice prevede una crescita del PIL dell’1% nel 2025, supportata dalla ripresa dei consumi delle famiglie e da una necessaria accelerazione degli investimenti pubblici e privati.

La visione delle imprese italiane: Alfasigma e Fontana Gruppo

Marco Castino, General Manager di Alfasigma Italia, ha illustrato il percorso di crescita dell’azienda, che negli ultimi due anni ha investito oltre un miliardo di euro nel settore delle biotecnologie. “Innovazione, rapidità e standard elevati sono fondamentali per rispondere alle esigenze del mercato e dei pazienti”, ha dichiarato.

Anche Giuseppe Fontana, CEO di Fontana Gruppo, ha ribadito l’importanza di una strategia orientata alla localizzazione per servire al meglio i mercati internazionali. “Puntiamo a espanderci oltre il settore automotive, lavorando su mercati extraeuropei per sostenere la nostra crescita”, ha affermato.

La conferenza ha offerto uno spaccato delle sfide e opportunità che attendono imprese ed economie nel 2025. Con un panorama globale in rapida evoluzione, la capacità di adattamento e innovazione emerge come fattore chiave per garantire competitività e crescita.

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