Sanità

Smile, la nuova inchiesta sulla sanità lombarda corrotta

16 Febbraio 2016

Ormai non si contano più. Sono le inchieste che hanno riguardato in questi anni la sanità in Lombardia. L’ultima in ordine di tempo è quella di stamattina, risultato di una operazione della Procura di Monza chiamata “Smile” contro presunti appalti odontoiatrici.

Siamo francamente stanchi di questa lunga teoria di malaffare che da troppi anni anima in questo settore la Lombardia. E, forse, è venuto il tempo di calcolare i costi di quanto emerge dalle inchieste sulla pelle dei cittadini.

Perché la sanità in Lombardia non costa poco. Perché il superticket nonostante le promesse è ancora lì.

E la riforma dell’assistenza sul territorio è appena iniziata.

A scriverla in gran parte l’arrestato eccellente di questa mattina: Fabio Rizzi, presidente della Commissione sanità del Pirellone

“E’ da anni che diciamo che la sanità lombarda va messa in sicurezza rispetto alle aggressioni del malaffare e di una pratica corruttiva sempre estesa. Che sia oggi coinvolto proprio il presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale della Lombardia è un fatto di gravità forse maggiore anche rispetto agli episodi degli ultimi tre anni” dice Umberto Ambrosoli, consigliere regionale del Patto civico.

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