Beni comuni
Salute, ambiente , energia: spesso sono diritti negati
In press dalla Società Editrice Universo SEU, il Volume ” Salute e Ambiente, diritti feriti a cura di Lara Trucco e Aldo Ferrara. Un esempio di multidisciplinarietà tra una Costituzionalista e un Clinico in questi tempi di diritti feriti e quasi smantellati, a quanto il Covid fa vedere. “Questo pamphlet ha lo scopo di indirizzare la pubblica opinione e le generazioni future circa i diritti essenziali che, malgrado l’evoluzione democratica del nostro Paese, restano scritti nella Carta Costituzionale ma ancora incompiuti o inattuati ma talvolta vulnerati.
E ora l’innocenza del virus, l’inefficienza, anziché insufficienza, del Sistema sanitario, i meandri legislativi, l’insostenibilità del consumismo, anche energetico, ci consegnano un cambio di passo della società.
La pandemia appare come una spallata ai normali cardini sociali e democratici della Società, improvvisa ma forse non improvvida perché il cittadino possa riappropriarsi dei diritti primari. E cominciamo dalla Salute “negata”, dal massacro dell’Ambiente e dal giusto utilizzo dell’Energia. Elementi tutti, indissolubilmente legati, che negli ultimi anni si sono embricati a tal punto da determinare una mutazione della nosografia clinica per l’immissione massiccia delle Patologie d’Ambiente.
Perché il cittadino possa riappropriarsi dei suoi diritti e dell’habitat in cui vive occorre una soft revolution, una nuova concezione dei Beni Comuni con la gestione collettiva e condivisa dei servizi essenziali.
Far maturare coscienza ai cittadini delle tante realtà comuni che costituiscono patrimonio ineludibile della nostra società, che sono possesso di tutti e non di pochi, che sono indispensabili per il futuro stesso della Società in cui viviamo e in cui vivranno i nostri giovani. Come avrebbe detto Giovanni Giolitti qui parafrasato, “portare a compimento detti diritti non è difficile, è inutile”.
Aria, acqua, energia, boschi, aree da coltivare per un’alimentazione salutare, la salute stessa, rientrano tra Beni Comuni Materiali come quelli Immateriali, diritto all’istruzione, alla digitalizzazione, al lavoro, che subisce giorno per giorno evoluzioni verso appunto il digitale, l’inclusione di nuovi cittadini che daranno forza alla società del futuro prossimo.
Temi così ampi e dispiegati a 180° da costituire forza per una rivoluzione soft, strisciante quando la coscienza di ciascuno si orienterà più verso il futuro della società piuttosto che quello di sé stesso.”
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