Sanità

Intesa Sanpaolo dona all’Ospedale Sacco di Milano un robot per la sanificazione

30 Aprile 2021

La permanenza prolungata del Covid-19 sulle superfici e sui dispositivi personali di protezione, soprattutto negli ospedali, rappresenta una grave minaccia per gli operatori sanitari e per i pazienti e può aumentare la diffusione della malattia.

Per questo, nell’ambito del suo sostegno alla sanità italiana, Intesa Sanpaolo ha effettuato un’ulteriore donazione all’Ospedale Sacco di Milano. Si tratta di un sistema robotico che consente in pochi minuti la sanificazione avanzata di ambienti ospedalieri e in particolare delle sale operatorie da possibili depositi di SARS-CoV-2. Il robot riduce in pochi minuti la carica virale sulle superfici e sui dispositivi di protezione, garantendo maggiore sicurezza al personale sanitario e ai pazienti in fase di guarigione e riducendo la possibilità di contrarre il virus.

L’apparecchiatura, grazie alla luce pulsata ultravioletta prodotta da lampade flash allo xeno, è in grado di contrastare autonomamente gli agenti patogeni del virus. L’apparecchiatura donata dalla banca, prodotta dall’azienda USA Xenex e distribuita in Italia da AB Medica, azienda italiana leader nella produzione e distribuzione di tecnologie medicali e partner del progetto, è al momento la prima e unica tecnologia a raggi ultravioletti in grado di disattivare efficacemente il Coronavirus, particolarmente efficace nel ridurre in pochi minuti il carico virale attraverso un sistema di disinfezione con luce pulsata ultravioletta.

Le unità Xenex sono dispositivi che attraverso impulsi di raggi UV-C, prodotti da una lampada allo xeno, interagiscono con il dna dei microorganismi distruggendolo. Durante l’utilizzo del dispositivo nessuno deve essere esposto alla luce UV emessa dall’unità ma solo le superfici inanimate. Per questo motivo il sistema è usato nel processo di disinfezione di aree chiuse come la sala operatoria, le stanze e i bagni dei reparti di degenza con l’obiettivo di ridurre in modo significativo i microorganismi (virus, batteri, spore) presenti sulle superfici interessate.

Il contributo si aggiunge alle diverse collaborazioni in atto con l’ospedale milanese tra cui quella avviata con Intesa Sanpaolo Innovation Center per il sequenziamento genomico e la mappatura geografica sul territorio nazionale del Covid e la ricostruzione dell’origine e delle modalità di diffusione del virus tra la popolazione italiana. Con donazioni per 120 milioni di euro a sostegno del sistema sanitario nazionale, Intesa Sanpaolo è stato uno dei principali donatori privati.

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