Sanità
Caro Bertolaso ti scrivo (e ti parlo di mio papà 83enne in attesa da 40 giorni)
Caro Bertolaso ti scrivo, così spero di non arrabbiarmi più. Forse. Alle tante storie che riguardano la campagna vaccinale lombarda voglio aggiungere anche quella che riguarda la mia famiglia. Il 2 febbraio Letizia Moratti, la nuova assessore al Welfare di Regione Lombardia, annuncia che la campagna vaccinale per gli over 80 sarebbe partita il 24 febbraio, e non più a inizio marzo. Le liste di prenotazione, aggiunge, sarebbero state aperte da metà mese in modo da organizzare tutto per il meglio. A capo di tutto viene messo lei, Guido Bertolaso, il commissario speciale con le competenze degli assessorati al Welfare e alla Protezione civile per la logistica, l’infrastrutturazione, l’esecuzione e il coordinamento delle risorse umane.
Ma veniamo alla mia famiglia, alla mia storia. Mio padre, 83 anni quest’anno a luglio, effettua la sua prenotazione il 16 febbraio, presso una farmacia comunale. Oltre a essere ultra ottantenne mio padre ha anche dei problemi di respirazione, strascichi rimasti dopo l’ultima polmonite di alcuni anni fa. Basti sapere che ha una saturazione del sangue sempre molto bassa e, all’occorrenza, deve usare del Salbutamolo in sospensione pressurizzata, comunemente conosciuto come Ventolin. Penso si possa tranquillamente immaginare il rischio che corre nel caso dovesse essere contagiato dal Coronavirus. Riporto il foglio della prenotazione:
Insomma: prenotazione fatta il 16 febbraio, campagna in partenza il 24, non resta che aspettare. Vista la situazione chiunque spererebbe di essere chiamato subito, fra i primi, ma logicamente non si può convocare tutti subito. Il numero di vaccinazioni giornaliere è ancora relativamente basso, ci sarà da aspettare un pochino. Ma quanto? Solitamente quando si viene convocati si riceve un sms con i dettagli di dove e quando ci si deve presentare. Il 4 marzo anche mio padre riceve un sms, ma no, non sono i dati per la convocazione. Il messaggio recita così:
Regione Lombardia si scusa. Sottolinea che la salute di ogni cittadino è la loro priorità. Afferma che i ritardi sono causa delle consegne ridotte. Va bene, aspettiamo. Passano altre due settimane e mio padre riceve un nuovo sms, non dal numero di Regione Lombardia ma dal numero automatico che ha confermato la registrazione fatta a febbraio. Contiene solo un lungo numero, che non è il numero di richiesta di adesione. Chiamiamo il numero verde per avere informazioni ma non sanno dirci cosa sia. “Ignoratelo, sarà un errore” ci dicono. Chiediamo anche quanto dobbiamo ancora aspettare per la convocazione, l’operatrice ci risponde che non lo sanno con certezza neanche loro. Aspettiamo ancora.
Oggi caro Bertolaso, mentre scrivo, è il 28 marzo e ancora mio padre non ha ottenuto la convocazione. Nessuno sa quanto debba ancora aspettare. Delle conclamate inefficienze del sistema lombardo sappiamo ormai molto, con i vertici di Aria spazzati via da Fontana solo una settimana fa. L’8 febbraio Salvini diceva: “C’è un modello lombardo che è il più avanzato dal punto di vista della messa in sicurezza della popolazione, delle vaccinazioni. Proporremo al professor Draghi il modello Bertolaso”. Affermò con sicurezza che “L’obiettivo è quello di mettere in sicurezza entro marzo tutta la popolazione anziana residente in Lombardia, stiamo parlando di 700.000 over 80”. Queste parole, oggi, suonano come una vuota propaganda e come uno schiaffo in faccia alle tante persone che stanno aspettando di sapere quale sarà il loro destino. Persone che, nel frattempo, continuano a essere contagiate e a morire. È per me notizia di ieri della morte del padre di una mia amica, ricoverato in ospedale da un mese. Ho una zia che, fortunatamente, è riuscita a uscire da pochi giorni dalla terapia intensiva. Quanti altri rischieremo di veder ricoverare e rischieremo di perdere ancora a causa di questi ritardi, di queste inefficienze, di questa becera propaganda di chi, dopo oltre un anno, continua a non capire che serve collaborare tutti insieme e non giocare a presentarsi impropriamente come i migliori della classe?
Chiudo con un dato, caro Bertolaso: secondo il report vaccini anti Covid-19 costantemente aggiornato sul sito del governo, la Regione Lombardia è al quindicesimo posto nel rapporto fra dosi consegnate e dosi utilizzate. Forse qualche sforzo in più lo si poteva fare, forse qualche sforzo in più lo si dovrà fare. Sul fatto, poi che come in altre regioni si stiano vaccinando altre categorie non meglio specificate ma in fasce di età inferiori a quella degli over 80, mi taccio. Non vorrei sembrare inopportuno, dato che la priorità dovrebbe essere proprio quella di vaccinare per fasce d’età. Dopo due mesi di roboanti dichiarazioni noi cittadini lombardi aspettiamo ancora che tutte le sue parole si traducano in realtà. Sperando che l’attesa non debba essere ancora troppo lunga.
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