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Specchio specchio delle mie brame chi è il più bello del reame?
“Specchio
Dimmi chi è il più bello
Anche a costo di diventare megalomane
Vieni quindi a solleticare il mio ego”
Ancora un caso di revenge porn, che vede protagonista una ragazzina di quindici anni, tra i principali indiziati ci sarebbe il suo ex fidanzato che si è reso artefice di ricatto sessuale utilizzando, come ormai prassi, il mezzo social. Le immagini che mostrano la ragazza nuda, diffuse attraverso Telegram, sono girate in un gruppo di amici probabilmente compagni di classe, e visualizzate poi da un numero considerevole di persone, in gruppi dedicati che inneggiano alla violenza sessuale.
Se si considera che pochi giorni fa, Roberta Siracua, diciasettenne, è stata uccisa e gettata in un burrone dal proprio fidanzato che ha 19 anni, viene da chiedersi quali sono le dinamiche che scattano e rendono questi ragazzi artefici di misfatti che, a livello psicologico o addirittura fisico, tendono a voler eliminare la persona con cui avevano scelto di avere una relazione.
Semplicistico tirare in ballo il degrado, la voglia di riscatto, l’ignoranza poiché i nove ragazzi appartengono alla Napoli bene, sono ragazzi seguiti a casa, riportano buoni voti scolastici, hanno una vita appagante che li vede impegnati in attività extrascolastiche.
Perché bruciare un corpo nel caso di Roberta, non bastava ucciderla e disfarsene gettandola nel burrone? Non è forse la voglia di supremazia, di eliminazione dell’altro diverso da noi a prevalere quando ci relazioniamo con una persona che non è il nostro clone, ma un essere umano che si esprime nella propria maniera.
Una volta, le occasioni, le modalità e i tempi di conquista erano più lenti, consentivano di conoscere una persona, oggi è tutto più facile, più accessibile, l’oggetto del desiderio può essere raggiunto con un like, con un click. La donna è ridotta al suo corpo, alle forme sinuose che erotizzano la pubblicità di un prodotto, al ballo su tik tok dove la sfida è quella di condensare in un tempo breve quanto più gesti possibili, inventando una coreografia che i followers seguiranno scimmiottando e lasciando cuoricini che ne decreteranno il gradimento. Emblematico è il caso di Elettra Lamborghini che, con le sue forme, il suo sedere e la sapienza con cui lo agita, ha lanciato una moda.
In un’epoca in cui tutto le credenziali si giocano sull’esposizione, sull’esibizione, dove la megalomania ci spinge a mostrare, a non separare il pubblico dal privato, dove il Truman Show è il nostro profilo facebook, le nostra pagina instagram, avere una fidanzata accanto equivale all’ostentazione pubblica delle proprie capacità di maschio a accaparrarsi la bella di turno.
C’è da chiedersi quanto si occulta di sé dietro questa mostra, paravento della nostra incapacità ad accettare relazioni profonde, delusioni, confronto, capacità di ascolto. In questa lotta dei sessi, che esiste solo nell’immaginario maschile, quanto conta lo stereotipo della donna buona ed educata cresciuta per soddisfare i bisogni del maschio?Bisognerebbe che un maschio guardasse la capacità di esprimersi di una donna, non solo le sue rotondità.
A scardinare il modello di donne sinuose, eccellendo in bravura, Tilda Swinton, dall’aspetto magro e androgino, ridefinisce gli standard della bellezza convenzionale, bullizzata da studentessa, il suo look unico e enigmatico le ha consentito di essere apprezzata; è ancora oggi, a sessant’anni, una delle interpreti più amate dai registi internazionali. Il ruolo che l’ha resa nota al grande schermo è la sua interpretazione in Orlando, adattamento del romanzo di Virginia Woolf, in cui recita la parte di un giovane poeta aristocratico che cambia sesso.
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