Salute mentale

I Mantra del potere

12 Aprile 2020

I “ Mantra” del potere

 

 

La comunicazione fa parte del mio lavoro e della mia vita. Ci sono molti modi per comunicare e le parole possono essere oggetto di scambio, di riflessione, di rifiuto, di emozioni.

Le parole volano come piume fra noi e chi le dice, a volte aprono a speranza e sogno a volte a paura e incubo.

Siamo in quarantena bombardati da informazioni spesso discordanti e contraddittorie. Viviamo in modo reale questa esperienza surreale, ma cosa succede davvero nella nostra mente e nel nostro cuore? La mia risposta è: paralisi. E a provocare questa paralisi è la paura: i mezzi di comunicazione offrono ogni giorni spettacoli in cui la donna con la falce compie in modo inesorabile il suo lavoro. Ma la cosa che rende ancora più invasiva e subdola questa paura-virus che minaccia il nostro cervello e la nostra mente sono le parole che vengono dette per accompagnarla, che la imbellettano e la vestono quotidianamente  attraverso “ mantra” consolatori: “ andrà tutto bene”, “ restiamo a casa” “ io resto a casa”. Studiate da esperti della comunicazione, queste parole sono un esercizio di puro potere e di scarso rispetto per la soggettività tese a proiettarci su un futuro che cancellerà tutto, anche i morti. Ma soprattutto verrà messa da un canto la domanda “… ma tutto questo stravolgimento della nostra vita da cosa è causato?” “..perché è arrivato Covid19? “. Non credo a dietrologie fantascientifiche, credo invece che ci sia necessità di comprendere e conoscere se si vuole cambiare e quindi prevenire.

Questo è quanto avviene oggi, aprile 2020.

Un salto indietro a metà del 1600.  La peste imperversa e miete vittime, ma è molto scomodo al potere ecclesiastico incutere paura nelle persone, perché a quei tempi la paura avrebbe generato rivolte. Quindi si utilizzano parole “ mantra”  come queste “ Io l’ho detto , e lo ripeto…uno dei più grandi preservativi della peste si è il non avere paura della peste. Il coraggio, l’allegria, la tranquillità dell’animo…tengono serrato in qualche guisa il passo al veleno della pestilenza “(L. Muratori, Del Governo Ecclesiastico della Peste, Cap II, Libro IV ).

Ora come allora

 

 

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