Ambiente
Una sola sigaretta inquinerebbe 15 volte in più di un’auto a diesel
Una recente ricerca condotta dall’Istituto Nazionale Tumori di Milano dimostra che le polveri fini ed ultrafini emesse dal fumo di sigaretta sono molto più nocive del diesel
Dopo uno degli ultimi studi condotti dall‘Istituto Nazionale Tumori di Milano, è stato dimostrato come una persona che fumi per un lasso di tempo pari ad 8 minuti continuati , contribuirebbe a produrre una percentuale di inquinamento da 4 a 6 volte superiore a quello prodotto da un auto che si alimenti con carburante a diesel. Per effettuare le misurazioni delle polveri emesse da una sola sigaretta, ci si è serviti di un apparecchio portatile che utilizza un meccanismo a diffrazione laser, capace di indicare il valore degli inquinanti PM1, PM2 5 e PM10. E dopo una serie di sperimentazioni pubblicate sulle più autorevoli riviste scientifiche di respiro internazionale, l’equipe medica del Professor Roberto Boffi, responsabile della Divisione di Pneumologia del centro antifumo dell’ Istituto Nazionale Tumori di Milano, è giunta alla conclusione che nulla, tra i vari mezzi di trasporto adoperati nel centro cittadino e non solo, inquini quanto una sola sigaretta.
Considerato il tasso di inquinamento ambientale che pervade i nostri centri urbani, acuito da tutta una serie di fattori e abitudini malsane, tra questi anche i tubi di scarico dei veicoli, le esalazioni nocive emesse dagli impianti di riscaldamento non sempre a norma di legge, urge acquisire maggior consapevolezza circa il fatto che 14 miliardi all’anno, di cicche di sigarette sparse per le strade, spiagge, campagne e boschi italiani, distruggano non solo la nostra salute in modo scientificamente acclarato ormai, ma l’intero Creato. Il fumo di tabacco è, infatti, considerato responsabile, dalle ultime ricerche in ambito medico, di alcune tra le più diffuse patologie di natura oncologica, cardiovascolare, dermatologica, articolare e perfino di disfunzioni sessuali. Con una incidenza notevole sul tasso di mortalità nella fascia d’età compresa tra i 35 ed i 65 anni. Smettere di fumare, non attiene solo al nostro arbitrio, bensì presuppone anche una responsabilità etica nei confronti degli altri, a cui spesso e volentieri imponiamo il cosiddetto fumo passivo, e nei confronti della Terra, di cui stiamo dimostrando di essere molte volte, indegni abitanti.
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