Medicina
Ricerca scientifica, Banca Ifis aderisce al progetto “Adotta un ricercatore”
Se c’è una cosa che può insegnarci la pandemia è a ricordarci quanto sia importante la ricerca scientifica per lo sviluppo di un paese.
La Fondazione Ricerca Biomedica Avanzata Onlus, presieduta dal prof. Francesco Pagano, è nata a Padova nel 1996 con lo scopo di promuovere e realizzare progetti e attività di ricerca scientifica nel contesto universitario e sanitario del Nord Est. Oggi la Fondazione rappresenta uno dei poli d’eccellenza a livello internazionale per le ricerche svolte nel campo della biologia cellulare e molecolare. Inoltre, grazie ad un’attenta attività di partnership con l’Università di Padova, l’Azienda Ospedaliera e con le eccellenze private locali, la Fondazione si propone di essere un motore di crescita scientifica, culturale, economica e sociale per il territorio.
Banca Ifis ha aderito all’iniziativa “Adotta un Ricercatore” lanciata dalla Fondazione per la Ricerca Biomedica Avanzata Onlus. Il finanziamento andrà a supporto del lavoro svolto dai ricercatori del Laboratorio di Patobiologia dei Linfomi e del Mieloma del VIMM, che studiano forme tumorali, come il mieloma multiplo e dei linfomi non Hodgkin, che ogni anno colpiscono circa 150.000 persone in Europa. Del resto, non possiamo permetterci di perdere di vista le tante patologie di cui soffriamo oggi, e che non hanno niente in comune con il Covid-19. Il progresso della scienza passa attraverso la ricerca.
«Il contributo e l’impegno di aziende e di privati illuminati è davvero importante per portare avanti l’attività di ricerca che svolgiamo al VIMM», commenta Francesco Pagano, presidente della Fondazione Ricerca Biomedica Avanzata. «L’adesione di Banca Ifis alla nostra campagna “Adotta un Ricercatore” ci permetterà di portare avanti ulteriormente la nostra ricerca sui mielomi e sui linfomi, patologie sempre più diffuse».
Il gruppo di studiosi, guidato dal professor Francesco Piazza, è impegnato a investigare il ruolo di uno specifico gruppo di enzimi cellulari, chiamati “protein-chinasi”, nel supportare nei linfomi i segnali di crescita trasmessi dal recettore dell’antigene e, nel mieloma, le vie del segnale che permettono di resistere a vari tipi di stress come quello derivante dall’accumulo nelle cellule di proteine deteriorate. La ricerca ha finora permesso di documentare che inattivando queste proteine si ottiene un potente effetto antitumorale e ha ispirato studi clinici in corso negli Stati Uniti su pazienti colpiti da mieloma multiplo, in cui si sta testando l’efficacia di farmaci diretti contro tali “protein-chinasi” nel migliorare i risultati terapeutici.
Il gruppo del VIMM (Veneto Institute of Molecular Medicine V.I.M.M) svolge, inoltre, attività clinica e assistenziale per pazienti affetti da linfomi e mieloma presso il reparto di Ematologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova, offrendo protocolli clinici sperimentali per tali patologie a livello nazionale e internazionale.
«Siamo felici di dare il nostro contributo a questo importante progetto perché sostenendo la ricerca scientifica investiamo sul futuro, migliorando la salute e la qualità della vita delle persone», spiega Luciano Colombini, amministratore delegato Banca Ifis. «Anche in questo modo, Banca Ifis rinnova il proprio impegno verso le comunità, estendendo la platea dei progetti e degli interlocutori che operano nei territori con particolare attenzione alle iniziative a valenza sociale e civile e ai progetti con forte impatto sulla salute pubblica».
Banca Ifis si impegna nello sviluppo e nella promozione delle comunità nelle quali opera grazie a diverse iniziative che vanno dalla partecipazione a progetti nazionali al sostegno a organizzazioni ed enti non profit nazionali e locali fino alla promozione di iniziative di solidarietà sociale. Non “si occupa” solo di ricerca scientifica.
Le attività, peraltro, si sono intensificate in questi ultimi mesi di diffusione della pandemia, emergenza a cui Ifis ha risposto con il sostegno al progetto “L’Italia Chiamò” con una donazione alla Protezione Civile per l’acquisto di una postazione di terapia intensiva. In questi ultimi 12 mesi l’impegno si è concretizzato con partnership, accordi e donazioni che hanno coinvolto onlus, cooperative sociali, enti benefici con una particolare attenzione ai bambini e ai soggetti disagiati. La tutela e la promozione dei diritti dei bambini e degli adolescenti, in particolar modo, si è declinata sia con la collaborazione e il supporto a grandi organizzazioni no profit del terzo settore come UNICEF – Comitato Italiano per l’UNICEF, parte integrante del Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia, sia attraverso la partecipazione ad aventi come il torneo Social Goal, la corporate League dall’impatto sociale o, direttamente, sia con donazioni dirette in denaro a enti e fondazioni.
La banca è riuscita a donare un elettrocardiografo per individuare in un minuto le aritmie cardiache e prevenire problemi cardiovascolari ai fini di veloci screening di massa (Amici del Cuore 2020); si è attivata per la donazione di attrezzature oftalmiche per lo screening e la cura di malattie oculari e disturbi visivi compreso i tumori oculare (retinoblastoma) infantili con l’Ospedale Bambino Gesù Presidio S. Marinella. C’è stato, inoltre, il sostegno alla raccolta fondi per la ricerca sui tumori celebrali infantili, con Heal Onlus ma anche l’impegno per la promozione del reinserimento sociale di giovani detenuti con Coop Articolo 3. Infine, a settembre Ifis ha infine aderito all’iniziativa benefica “One night in Portofino” i cui proventi sono stati interamente donati all’Ospedale San Martino di Genova.
La Banca ha anche donato delle borse di studio a giovani studenti meritevoli per il completamento della loro formazione professionale con il master in Risk management, Internal Audit & Fraud (RIAF) promosso da Ca’ Foscari Challenge School a partire dall’anno accademico 2020/2021.
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Nella foto di copertina Il team del Professor Piazza
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