Medicina
Il vaccino anti-influenzale: #ioproteggoilnonno e faccio bene a tutti
Quasi l’11 per cento della popolazione assistita dal servizio sanitario. Tra i 5 e gli 8 milioni di casi registrati ogni anno. Decine di migliaia di ospedalizzazioni, con sofferenze fisiche e psicologiche ovvie, e costi sociali ed economici esorbitanti ed ampiamente evitabili. Sembrano i numeri di una malattia seria, di un’epidemia di quelle preoccupanti: e in effetti lo sono. Solo che la malattia grave in questione non ha nomi altisonanti e spaventosi, di quelli che mettono i brividi solo a sentirli pronunciare. La malattia in questione, infatti, è l’influenza stagionale.
In Italia l’influenza è ancora oggi la terza causa di morte per patologia infettiva, preceduta solo da AIDS e tubercolosi. Quella che siamo abituati da sempre a banalizzare, a trattare come fosse un raffreddore o un mal di gola, e che invece è una malattia seria e potenzialmente grave, soprattutto se colpisce alcune categorie: i bambini, le donne incinta, gli anziani, soprattutto gli over 65, se ospedalizzati di recenti e debilitati. E sono proprio loro, per numero ed esposizione generale ai virus, la categoria a più alto rischio. Lo dicono le statistiche degli scorsi anni, che spiegano come il 90% per cento dei decessi per le complicazioni dell’influenza hanno riguardato proprio loro. E lo dicono i numeri delle degenze ospedaliere, che durante i mesi “caldi” dell’influenza vedono riempire le corsie ospedaliere di anziani.
Il momento per evitare che tutto questo capiti anche al prossimo inverno è arrivato, ed è proprio questo. Da una decina di giorni, infatti, sono disponibili, nelle farmacie e nelle asl, i vaccini anti-influenzali che, dati alla mano, mostrano un’efficiacia compresa tra il 70% e il 90% dei casi e presentano pochi e ampiamente gestibili effetti collaterali. In tempi in cui il solo pronunciare la parola “vaccino” scatena immediatamente polemiche, complottismi e allusioni, è bene tornare ai dati.
I vaccini anti-influenzali, che devono essere trattati come medicinali e quindi somministrati all’interno di un rapporto solido di conoscenza e cura tra medico e paziente, salvano vite umane, evitano malattie fastidiose e dolorose, risparmiano ospedalizzazioni e fanno evitare costi economici privati e pubblici. Una profilassi anti-influenzale capillare è un risparmio di fatiche e soldi, e un guadagno di salute e benessere. Se sei un anziano vai dal tuo medico, e chiedi di fare la vaccinazione anti-influenzale. Se sei il parente di un anziano, fai il suo bene e quello di tutti, insistendo perché faccia, responsabilmente e sotto la guida del medico curante, la vaccinazione. È facile, gratuito, e nell’interesse di tutti.
Perché farlo? Perché #ioproteggoilnonno. Proteggilo anche tu e convinci i tuoi amici a fare altrettanto!
(Foto di copertina: Matteo Paciotti)
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