Medicina
diritti, poteri e Covid19
Ne Lo spirito delle leggi Montesquieu delinea la divisione dei tre poteri Legislativo (chi fa le leggi), Esecutivo (chi fa eseguire le leggi) e Giudiziario (per punire chi le trasgredisce). Molto semplice e lineare.
In questo periodo abbiamo però assistito a un proliferare di altri poteri, non saprei come definirli altrimenti.
Il potere della medicina e della virologia che si è trovato di fronte a un virus sconosciuto e ha “costretto” i medici a diventare oracoli e a prendere decisioni che influiscono sulla politica e sulla vita di tutti.
Il potere della statistica e delle sue curve che ci devono spiegare come va il mondo in questi giorni.
Il potere dei numeri, quei numeri di cui non si è riusciti a capire se spiegano il fenomeno o lo creano e basta.
Il potere economico finanziario, con le sue oscillazioni e le sue pressioni
Il potere amministrativo, per cui ogni regione e ogni comune hanno proceduto senza seguire una linea precisa (e nemmeno una curva).
Il potere dei media, che ci hanno raccontato le storie di chi soffriva, l’impotenza del personale sanitario, alcuni hanno incalzato, alcuni hanno insultato, alcuni hanno sposato la linea (la geometria c’entra anche qui).
Il potere dei commissari, dei capi dipartimento, dei capi delle task force, tutti con uno stuolo di incaricati. Centinaia di persone, di tavoli, di pareri, di idee, di messia, di apostoli, di vangeli.
Il potere di sorvegliare, con tutti i mezzi possibili, compresi i droni.
L’unico a ritrovarsi senza poteri è stato il cittadino, travolto oltre che dall’ansia, dall’angoscia, dalla fatica, dalla mancanza di lavoro, dalla mancanza di risposte, da tutti questi poteri.
Poi ci sono i diritti, anche questi sono al plurale e appartengono a più categorie.
In alcuni casi abbiamo rinunciato a dei diritti per il bene comune e su questo non si può discutere.
Sono molti i diritti chiamati in causa.
Il diritto alla parola, uno dei più importanti diritti costituzionali, e questo mi sembra che abbiamo potuto esercitarlo tutti.
Il diritto alla salute, anch’esso costituzionale, questo, per la popolazione più fragile, è stato clamorosamente messo da parte.
I diritti dei malati, se ne è parlato molto, perché poco si è saputo.
Il diritto all’istruzione, un po’ di casino c’è stato in questo settore. Ma è mancato anch’esso.
I diritti dei lavoratori, che in alcuni casi hanno dovuto scegliere tra il pane e la salute.
I diritti alla sicurezza del personale sanitario, compresi i medici di base che non hanno avuto i presidi per un sacco di tempo.
I diritti dei migranti, di cui sembra esserci quasi dimenticati.
I diritti degli ultimi, che una casa non ce l’hanno.
I diritti alla libertà personale, accantonati per favorire il calo dei contagiati.
I diritti dei morti, che non hanno avuto una sepoltura e sono rimasti accatastati.
I diritti religiosi, con le persone che non hanno più potuto frequentare i luoghi di culto.
I diritti dei carcerati, che vivono in celle sovraffollate e rischiano il contagio
I diritti umani, non sempre scritti, ma spesso trascurati.
I diritti di bambini, che non possono giocare all’aria aperta.
I diritti degli animali, colpevolizzati perché hanno bisogno di uscire.
I diritti alla trasparenza, a sapere cosa è successo ad esempio in Val Seriana.
Il diritto alla privacy, con il monitoraggio tramite app.
I diritti delle donne,, quelle vittime di violenza domestica ma anche quelle che hanno visto moltiplicare il proprio lavoro con le scuole chiuse.
Abbiamo sentito, chi più da vicino chi più da lontano, la sofferenza di malati, medici, morti e parenti dei morti ma non siamo riusciti a influire sui diritti e siamo rimasti balia dei poteri.
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