Medicina
Allenatevi al Decreto sanità perché sarà un pentathlon
Siete pronti? Come a cosa? A saltare gli ostacoli del decreto sanità. Sì perché per noi cittadini sarà un pentathlon, disciplina che, si sa, necessita di conoscenza, versatilità e resistenza.
Tutte doti che ci torneranno utili in autunno per non finire nelle maglie di un provvedimento che, come abbiamo già detto anche qui sugli Stati generali, può generare non pochi fraintendimenti.
Le prime informazioni che dobbiamo conoscere le traiamo da due paginette, che, proprio a scanso di equivoci, ha diffuso il Ministero della Sanità.
Sono 180 su 1700 le prestazioni contenute nel nomenclatore sanitario che saranno oggetto del decreto.
Due i criteri con cui verranno concesse: le condizioni di erogabilità, ovvero la limitazione che il Sistema sanitario nazionale fa a specifiche categorie di malati o la scelta in presenza di particolari condizioni cliniche.
E poi la prescrizione secondo casi, che sono evidentemente elencati nel decreto (nelle due pagine non ci sono ancora), in cui la prestazione risulta utile e appropriata. Un aiuto questo – dicono dal Ministero – fornito ai medici per la scelta che deve compiere il medico.
Vediamo dunque qualcosa in più nel dettaglio sugli ambiti delle 180 prestazioni. Se fino ad oggi sulla odontoiatria per i minori fino a 14 anni che presentano condizioni di particolare vulnerabilità sociale ogni Regione aveva fatto da sé, ad esempio sul tetto Isee per beneficiarne, il Decreto rende omogenei questi criteri.
Sulla genetica, invece, sarà necessario un ulteriore passo di chiarezza. Il documento del Ministero dice infatti che il 30 percento delle prestazioni di genetica a rischio inappropriatezza non saranno più prescritte “ai fini di ricerca o per una mappatura del genoma”. Ma solo “in presenza di malattie genetiche” in un elenco che ha contribuito a redigere la società competente.
Eravate abituati a ripetere colesterolo e trigliceridi ogni anno? Magari dopo aver superato una certa età? Bene, se non avete fattori di rischio in famiglia – e come si fa a saperlo se non sulla parola del malato? – il Decreto vi dice che d’ora in poi farete questi due esami ogni cinque anni.
L’allenamento può per ora terminare qui. Nell’attesa di avere maggiori informazioni estremamente necessarie su Tac, Risonanza Magnetica, dialisi e medicina nucleare, gli altri tre fronti su sui quali il provvedimento si sofferma, il caldo consiglio è quello di leggere, informarsi e conoscere. Perché non sia mai che qualcuno se ne approfitti e dica no, magari, a un piccolo prelievo che può salvare una vita.
Credits photo: Flickr
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