Benessere
Parentesi Graffa. Vaccini: (dis)informazione per l’uso
Inizia la gara. Chi si vaccina prima e con quale prodotto. Partecipano le economie più avanzate.
Strategie diverse. Chi parte piano, sapendo che la strada è lunga, chi decide di somministrare solo la prima dose, vaccinando intanto più persone possibili. Per la seconda dose si vedrà. Chi parte a tutto spiano. La competizione si sposta poi sul farmaco.
AstraZeneca – Pfizer/Biontech – Moderna, Sputnik in panchina, Johnson & Johnson sta facendo riscaldamento. Ad un certo punto AstraZeneca viene ammonito e sospeso temporaneamente, cosa è successo? Non si capisce bene, informazioni sommarie, confuse. Alcuni Paesi lo sospendono, si gioca un torneo dentro il torneo, chi vince? La Germania sale sul podio, sospende per prima il vaccino, sconcerto generale. Se questa è la scelta del Paese più virtuoso, ci sarà un reale motivo. Stessa decisione presa in Francia; la situazione si complica, forse è meglio che si accodi anche l’Italia e poi via tanti altri. Le cronache sono diverse: ma allora AstraZeneca non è più sicuro? Chi ha fatto la prima dose potrà fare la seconda? Meglio passare ad altri vaccini. Sì ma quali? Perchè Sputnik non entra in gara? Quindi esistono vaccini di serie A e di serie B.
Esperti si confrontano sui giornali e nei talk show, la confusione aumenta, L’Ema comunica che il vaccino può rientrare in gara, i difetti sospettati, e inizialmente attribuiti, non derivano dalla somministrazione, ma da pura fatalità. L’Europa ha sbagliato, l’Italia ha sbagliato.
Purtroppo, oltre alla confusione, aumenta anche la sfiducia dei cittadini, non siamo stati perfetti nel contenere l’allarmismo e ora ne paghiamo le conseguenze. Facciamo ora tutti un’altra gara, fidiamoci dell’unica possibilità che abbiamo per uscire da questa situazione, fidiamoci dei vaccini e convinciamo chi è indeciso a fare lo stesso. Politici e persone più o meno famose diano l’esempio.
Intanto l’Europa ha superato, ieri, il milione di morti da Covid.
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