Benessere
Lilt Latina e mondo del bridge per il torneo della solidarietà
La Lega italiana per la lotta ai tumori di Latina, Latina Progetto Bridge, l’Associazione Bridge Latina e Bridge Hotel Lido Garda di Anzio-Nettuno, si sono unite insieme per veicolare un messaggio importante nella battaglia contro il tumore, con un invito alla prevenzione oncologica come prima cura e migliore arma per vincere il cancro.
È dal 1922 che la LILT nazionale dedica senza sosta le proprie energie alla diffusione della prevenzione. E quindi sostenere l’Associazione vuol dire contribuire concretamente ad arginare e combattere il tumore della mammella, che continua ad essere il “big killer n.1” del genere femminile. Certo negli ultimi anni tante cose sono cambiate ma c’è ancora molto da fare. In questo periodo poi il cancro non è andato in quarantena. Occorre quindi prevenire, per vivere. Perché prevenire è salvarsi. Come? Adottando tutti uno stile di vita diverso, eliminando alcool e fumo, facendo attività fisica e alimentandoci correttamente. Eviteremmo così la comparsa di circa un caso di cancro su tre.
Si, ma…il bridge che c’entra? C’entra, perché è bastato che Nicoletta D’Erme, presidente della Lilt di Latina e bridgista di lungo corso, chiedesse di organizzare un torneo di beneficenza alle due Associazioni territoriali di Latina e di Anzio Nettuno, per poter con il ricavato, acquistare un defibrillatore da collocare negli ambulatori del Porfiri, che è subito cominciata la gara da parte di tanti giocatori a iscriversi. E lo stanno facendo da ogni parte d’Italia e da fuori.
Il torneo, detto “della solidarietà” potrebbe raggiungere cifre mai viste. Si stanno prenotando vari campioni. Ha fatto arrivare il suo si da Barcellona, dove vive, Norberto Bocchi, campione del mondo. Si sono prenotati anche il ventitreenne riminese Giovanni Donati e l’amico ventiseienne livornese Giacomo Percario, campioni anche loro. Ma tanti altri ne arriveranno. Ne siamo sicuri.
Le Associazioni hanno trovato il modo di collaborare e di valorizzare l’importante appuntamento, seppur con qualche problema iniziale, subito superato.
Alfredo Soccorsi, presidente di Latina Progetto Bridge, non nasconde il suo entusiasmo: “Siamo molto soddisfatti dell’accordo raggiunto tra noi per sostenere questa iniziativa benefica, dice. Vogliamo infatti fare di questo evento un successo in termini di partecipazione e contributo alla Lilt. Il tempo rimasto purtroppo è molto ridotto e sarà necessario uno sforzo di tutti per pubblicizzare il torneo e le sue finalità”.
Sulla stessa lunghezza d’onda è Roberta Censi che dice: “In qualità di presidente dell’Associazione Bridge Latina, sono felice di poter dare il nostro contributo a questa iniziativa a sostegno della Lilt, e confido in un grande successo, vista l’importanza sociale dell’evento”.
Nino Cacciapuoti, presidente del circolo di Anzio-Nettuno, fa una citazione importante: “Diceva madre Teresa di Calcutta, che quello che facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma l’oceano senza quella goccia sarebbe più piccolo. Noi di tutte e tre le Associazioni siamo orgogliosi di versare anche una sola goccia in quel grande oceano della solidarietà.”
Ci saranno molti premi, donati dalle aziende del territorio.
Ma ce ne è uno che commuove e fa la differenza. Ce lo anticipa il campione e arbitro internazionale del bridge, Bernardo Biondo, che sta dando l’anima alla riuscita del torneo. Ammette infatti, che “ questo evento sta coinvolgendo e sconvolgendo il mondo del bridge, sempre più virtuale. Come si può spiegare questo torneo? Facile, sono le parole d’amore di una zia a farlo, il suo dolore sommesso e presente per la perdita di una vita troppo giovane e l’introduzione del premio alla memoria di Gaia Bartolini”.
Poi c’è lei, Alessia Cornali.
Della solidarietà e dell’impegno umano di Alessia e Bernardo, ne ho già scritto. Loro sono due anni che trascorrono la notte di Natale tra gli homeless della capitale, donando cibo caldo e coperte. “Ogni tanto nella vita si incontrano persone speciali, dice Chicca Brambilla, grande bridgista di Lecco che penso, dovrebbe e potrebbe rientrare tra gli eletti della nuova Federazione nazionale, e Alessia è una di quelle. E’ speciale per le tante cose belle che fa, per quello che è e per le emozioni che comunica. Il post che ha scritto su facebook per questo torneo ha commosso tutti, Soprattutto chi, come lei e tanti altri, sono stati toccati da vicino da questa terribile malattia”.
Insomma, questa volta non sarà un semplice gioco, non sarà la solita smazzata, non saranno i soliti avversari. Questa volta siamo di fronte a un “doubleton” che unisce il gioco della carta, sempre molto intrigante e coinvolgente, alla solidarietà e all’impegno sociale e umanitario.
Vi aspettiamo.
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