Benessere
L’appello di un papà: “Aiutatemi a stare vicino a mia figlia, malata di cancro”
Benedetta ha due anni e il ventisei agosto la sua vita e quella della sua famiglia si è arrestata. Gli è stato diagnosticato un “troppo grande” tumore celebrale, impossibile da rimuovere completamente perché appoggia su strutture vitali per la bambina.
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Tutto ha inizio il venticinque agosto, racconta Pasquale lanciando la campagna di raccolta fondi in favore di Benedetta su GoFundMe. Una mattina la bambina ha iniziato a rimettere e ad avere una febbre che ha ancora oggi . Nei dieci giorni successivi i genitori hanno consultato tre pediatri con, alla fine, una possibile diagnosi risolvibile con antibiotico.
Una sera Pasquale però si è accorto che qualcosa non andava, Benedetta aveva poco equilibrio posturale e sia il braccio che la gamba sinistra non riusciva a controllarli presentando movimenti convulsi. Con urgenza si sono recati al prontosoccorso pediatrico dell’ospedale Buzzi di Milano. È qui che pochi giorni dopo arriva la vera e tremenda diagnosi. La bimba presentava una massa tumorale enorme al cervello.
La famiglia decide di contattare l’ospedale pediatrico Gaslini di Genova, dove decide di portare la bambina che rischiava il coma. Arrivati al Gaslini i neurochirurghi in attesa hanno subito organizzato le sale operatorie dove Benedetta è entrata per un intervento delicatissimo e pieno d’insidie. I neurochirurghi gli hanno applicato un catetere per ridurre la pressione intracranica. Trascorsi quindici giorni hanno deciso d’intervenire per ridurre la massa frontale e raccogliere più tessuto da analizzare per capirne la natura e classificarlo.
Da circa due mesi Benedetta è in cura chemioterapica, assume per via venosa due farmaci chemio, viene ricoverata per tre notti ogni ventun giorni, e ogni settimana in day hospital per due giorni. I rischi per la bambina sono altissimi.
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Questa strategia terapeutica obbliga la sua famiglia a restare a Genova. Pasquale è un lavoratore autonomo e ha un’attività a Gallarate, ma dal due settembre non lavora e i costi di gestione dell’affitto e le spese sia dello studio e di casa sono congelate ma non cancellate, si accumulano in attesa di riprendere. Anche i debiti bancari sono congelati ma non cancellati, e così l’impegno con il fisco, le tasse sono infatti in attesa di essere pagate.
Per questo Pasquale ha aperto una campagna su GoFundMe. Gli aiuti gli consentirebbero di azzerare tutti i debiti accumulati, di chiudere la sua attività di Gallarate, pagare l’affitto della casa di Milano e di Genova. Prendersi cura di Benedetta è la sua priorità. Pasquale vuole trasferirsi definitivamente a Genova nelle vicinanze dell’ospedale Gaslini. Benedetta nei prossimi anni dovrà affrontare altri interventi di rimozione del tumore e altre cure chemioterapiche, e appena sarà possibile, intorno al compimento del settimo anno, fare la radioterapia.
Vivere questa esperienza richiede tantissima forza, aiutiamo Pasquale a realizzare questo programma di assistenza paterna, di amore per la sua Benedetta.
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