Benessere

La tenera fiaba di Linda e Paul

13 Agosto 2021

Mi immagino, perché la verità non l’hai mai raccontata nessuno, che Linda stesse scattando le foto di palcoscenico di Eric Clapton, che le fecero vincere un premio e la resero famosa, e che Paul l’abbia notata nel backstage. Lei, con quell’aria apparentemente assente e la lingua tagliente della giovane donna fin troppo bruciata dalla vita. Lui, un ragazzino travolto da un successo mondiale che nessuno, tranne Elvis, aveva mai sperimentato prima, e solo come un pulcino, da quando era stato cacciato di casa da Jane Asher, che l’aveva beccato con una squinzietta, poco dopo che lei e Paul avevano discusso di matrimonio e figli.

Mi figuro che lui all’inizio lui, piuttosto che corteggiarla, le apparisse continuamente intorno, cercando di essere spiritoso, e riuscendo solo ad apparire stupido – come racconta Linda. Ma la ragazza, a soli 27 anni, ne aveva già viste troppe per farsi confondere, e la sua bellezza tutta americana di dieci anni prima aveva già iniziato a sfiorire – Paul la puntava, bisognava solo capire perché. Perché voleva un’avventura con una donna più grande e per giunta già madre? Perché era una fotografa diventata famosa per l’amicizia con Keith Richards e le foto esclusive con i Rolling Stones? O perché di lei si diceva che fosse corteggiata da mezza Londra e mezza New York?

Linda Eastman (1967) fotografa i Rolling Stones

 

Linda Eastman. Suo padre Leopold, giunto poverissimo dalla Russia con la famiglia durante la Rivoluzione d’Ottobre, crescendo era divenuto medico e, per una serie di combinazioni, era diventato il dottore di molti artisti famosi del jazz e del rock’n’roll. A Linda piacevano loro, ma soprattutto la fotografia e la musica, ma come sua mamma (una tedesca di una famiglia scappata dalle ire naziste contro gli ebrei) preferiva comunque i campi aperti, i cavalli, l’odore della terra, la solitudine. Ma sua mamma, quando lei aveva 21 anni, è morta: tornava a casa in aereo da una visita ai nonni, l’aereo è caduto.

Mi viene da pensare al primo tour internazionale di quelli che stavano per diventare i Wings, quando Linda fu costretta a prendere tanti aerei, uno dopo l’altro, e piangeva ogni volta dalla paura, aggrappata alla mano di quel ragazzo dalla faccia ancora bambina ed alla poltrona. E poi, cinque minuti prima di scendere, lui che l’aiutava ad asciugarsi e rassettarsi, perché nessuno notasse che fosse stata così male. In un documentario della TV spagnola del 1978, Linda dice che in quelle occasioni lei aveva capito che, con Paul, avrebbe potuto avere dei figli, perché lui l’amava davvero.

Linda e Paul a New York (1973)

Dopo il primo bacio, rubato ad una festa di Mick Jagger, quando tutti erano per lo meno alticci, Paul ha iniziato ad andarle sotto casa. La festa era stata a New York, Paul le aveva procurato un badge per il backstage dopo un memorabile concerto allo Shea Stadium, pieno come un uovo, tanto che la musica non si sentiva affatto. Mentre gli altri Beatles erano rientrati a Londra, Paul era rimasto  nel giardino di mamma Louise, sorridendo a Heather, la figlia di Linda, che lo guardava curiosa attraverso le tendine.

Sia come sia, erano diventato una coppia, inseguita dai fotografi e dalla stampa, e dopo quasi due anni di pressioni, nel marzo del 1969, Linda aveva accettato di sposarlo, in un mattino freddo e grigio, sotto la pioggia londinese, in un delirio di giornalisti e ragazzine disperate. E Paul aveva immediatamente dovuto imparare che Linda aveva una vita professionale e privata vera, che lei proteggeva, e non era disposta, come Yoko Ono, a passare ore in sala prove, approfittando di ogni pausa per pomiciare con John Lennon, cosa che innervosiva tutti gli altri. Linda lavorava ed aveva una bimba.

Linda e Paul in Scozia (1970)

Mi immagino il giorno in cui Paul (come racconta lui stesso) si è svegliato accanto a Linda e Heather ed abbia pensato: devo uscire da questa merda, o le perderò entrambe. Andò ad Abbey Road e disse che avrebbe immediatamente lasciato i Beatles. Aveva alcune canzoni che a John non erano piaciute e che aveva registrato in segreto con un quattro piste che oggi nemmeno un bambino delle elementari sarebbe disposto ad usare. Avrebbe ricominciato con quelle.

Poi erano arrivati i processi, il congelamento dei soldi della band e della casa discografica. Paul aveva detto a Linda: ho preso una casa col poco che mi è rimasto. Ti piacerà. E finirono in una mezza baracca sperduta nel nord della Scozia, dove avevano dovuto far allacciare l’elettricità e l’acqua corrente c’era solo se non gelava. Ma avevano i cavalli, Heather e Mary, e Linda stava aspettando Stella, che sarebbe arrivata l’anno dopo. Linda racconta: “Sono stati gli anni più belli della nostra vita”.

Ho visto dei filmini di quegli anni. Erano poveri in canna. Il fratello grande di Linda, John, un avvocato newyorkese, aveva preso in mano la pratica ed alla fine riuscirà a fargli arrivare quasi tutti i soldi che si aspettava, ma all’inizio vivevano solo delle foto di Linda. Facevano tutto insieme. Anche scrivere canzoni e registrarle. Sicché alla fine Paul le chiese di far parte della band. Lei rispose che era una cosa che, per un po’, sarebbe stata divertente. Quel po’ è durato un quarto di secolo. Poi Linda si è ammalata, ed è stato quasi subito chiaro che non ce l’avrebbe fatta.

Linda e Paul (1971): prove del primo tour insieme ai Wings

Mi figuro Paul che, come racconta in un’intervista, passasse il tempo come collassato, guardando filmini, senza nemmeno la forza di bere alcool. In quell’intervista, fatta dalla figlia Mary, Paul racconta che già alla morte di John Lennon, che era stato il suo migliore amico per così tanto tempo, lui avesse pensato che, da solo, non sarebbe stato in grado di affrontare la vita. Ma c’era Linda. Linda che era intelligente, pratica, romantica, intelligente, parca di parole e genrosa di gesti. Sempre affettuosa, anche quando era arrabbiata, aveva un modo di litigare che lui adorava, fatto di moine, citazioni filosofiche, freddi silenzi rotti da risate a denti stretti e di riconciliazioni cameratesche.

Perché Linda era tutto fuorché una squinzietta, ma una di quelle donne che ce ne sono poche. Una che la ami ma siete anche fratelli ed amici. Una che vestiva volutamente cose apparentemente assurde, con calze coloratissime e spaiate, ma aveva una dignità profonda ed inattaccabile. La stampa l’aveva derisa per anni, quando imparava a suonare le tastiere. Paul racconta che, siccome suonava ad orecchio, avevano segni e parole speciali per ogni incipit, e che spesso, nei tour, uno dei due si dimenticava l’attacco, ed erano risate ed imbarazzo, finché uno della band non arrivava a dire un paio di paroline per ricapitolare ciò che avevano suonato nelle prove. Ma per la stampa avversa soffriva Paul, lei – racconta lui – non la leggeva, non aveva né tempo né voglia.

Paul e Linda alla fine, quando lei è già gravemente ammalata (1997)

Insieme, sul palco, giocavano. E quando erano in lite, specie a causa dei bambini, nemmeno si guardavano, ed il concerto durava un quarto d’ora in meno. Quando Linda è morta, Paul ha continuato, ha sposato un’opportunista in caccia dei suoi soldi, ma dice di essere stato infastidito. Amore e dolore sono nati e finiti con Linda.Senza Linda non è più la stessa cosa, anche se per fortuna ci sono i figli, ora diventati adulti.

Ma io me lo immagino ancora come l’ho visto in un documentario. Lui e Linda hanno appena pubblicato “Mull of Kintyre”, con cui venderanno milioni di copie e faranno un mucchio di soldi. Lei è già incinta di James e fa fatica a mascherarlo nel videoclip del brano. Lei siede stremata. Lui è lontano pochi metri, seduto su una palizzata, e la guarda con una tenerezza che ho visto raramente in un uomo.

Perché l’amore vero esiste,  ed è meraviglioso. Va costruito insieme, ma può colpire chiunque. Non è solo vezzo della società piccolo borghese, ma è un miracolo che va protetto. Come quello di questa bellissima favola, non importa se ha un finale triste.

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