Benessere
La corsa contro il tempo di Luca: andare in Usa per curare un raro tumore
Andare in America per un intervento e una cura sperimentale. È l’ultima speranza per Luca Cardillo, 23 anni da Giarre (Catania), che ha un raro tumore alle ossa della gamba destra. La sorella Lidia ha lanciato una raccolta fondi su GoFundme per avere la possibilità di curare l’osteosarcoma: in 4 giorni ha raccolto 40mila euro grazie alle donazioni di 1.850 persone. Tra i donatori anche l’attore Alessandro Borghi, i cantanti Emma Marrone, Tiziano Ferro ed Ermal Meta che insieme hanno condiviso e sostenuto la campagna sui social media.
Nel 2016 Luca, trasferitosi a Roma per frequentare l’Accademia di Cinecittà a Roma, ha avvertito dei forti dolori alla gamba: grazie ad una tac si è arrivati subito alla diagnosi, ma dopo le prime cure e le prime chemioterapie al Gemelli di Roma ci si è resi conto della gravità della situazione. “Una delle soluzioni migliori sarebbe stata l’amputazione dell’anca – racconta Lidia Cardillo – fino a quando sono comparse le prime metastasi ai polmoni. Mia mamma e mio fratello hanno girato vari centri sperimentali d’Italia, con la speranza di poter trovare una cura adatta a lui. Niente da fare, al momento non esistono cure”.
Chemio, radioterapie, interventi, biopsie e nuove cure a Milano servono veramente a poco. Anzi, la gamba peggiora gonfiandosi sempre di più: “Il tumore si è esteso nell’arteria femorale e in tutti i vasi sanguigni – spiega Luca Cardillo in un video – Le metastasi si sono triplicate, l’osteosarcoma non si è ridotto. Tutte le cose sono andate per il verso sbagliato”. Luca è costretto a stare 24 ore a letto, senza potersi muovere, con la febbre alta ogni giorno ma viene dimesso dall’ospedale con una semplice compressa di chemioterapia che decide di non prendere: “Ha deciso di non allungare la sua vita con l’ultimo farmaco prescritto – scrive Lidia nell’appello sulla pagina GoFundMe – Quello che vi chiedo è di aiutarci poiché l’unica soluzione sarebbe un intervento chirurgico in America, di cui abbiamo già una testimonianza da parte di un ragazzo calabrese”. Le spese sono esorbitanti per questo la famiglia di Luca fa ricorso alla raccolta fondi: “Vi chiediamo soltanto di diffondere la voce affinché qualcuno ci venga incontro il più presto possibile dato che la mancata assunzione di farmaci compromette la sua sopravvivenza”.
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