Benessere
Il bazooka anti-Covid: “No limits” è il nuovo “Whatever it takes”
Sui giornali di oggi, in primo piano, rispetto agli aspetti santiari e medici della pandemia, ci sono gli aspetti economici. Era inevitabile, del resto, a fronte della decisione, ufficializzata a tarda sera dalla BCE, che ha stanziato un plafond di 750 miliardi di euro per accquisto dei titoli di stato dei paesi dell’Unione. Dopo che lo spread Bund/Btp era schizzato fino a 320 punti base, ieri, l’annuncio del bazooka firmato dalla Bce ha riportato il valore a 200. Il mercato, insomma, crede alle intenzione della Banca Centrale.
Da “Whatever it takes” a “no limits”
Il Whatever it takes con cui Mario Draghi salvò l’euro nel 2011, è diventato – dopo il disastro del primo giorno: “non siamo qui a ridurre gli spread” – il “no limits” twittato da Cristine Lagarde ieri sera. Francesco Giavazzi, sul Corriere.it, sottolinea che “la decisione più importante” è la rimozione del “vincolo che gli acquisti siano proporzionali alle quote di capitale nella banca (l’Italia ha il 13%). Questo non significa che d’ora in poi i mercati saliranno ma potrebbe significare che i giorni più lunghi sono probabilmente alle nostre spalle.
“Chi non riesce a respirare, e chi va al parco”
Attilio Fontana, in un’intervosta rilasciata al Corriere sottolinea che ci sono persone un aspetto etico e morale, prima che epidemiologico: anche alcuni comportamenti “non a rischio” risultano offensivi a fronte del dolore delle vittime del Covd, soprattutto in Lombardia, dove l’epidemia ha per ora raggiunto livelli unici al mondo, ma anche nel resto del paese. Aggiugne che “forse vanno bene le misure che ci sono, ma serve che siano rispettate”. Sulle misure interviene anche il presidente del Consiglio Conte, intervostato sempre dal Corriere. È certo, fin da ora, che il regime attuale, in teoria in scadenza il 3 aprile, sarà proprogato, così come il blocco di negozi ed esercizi aperti al pubblico, che dovrebbero scadere il 25 marzo. Rilevante, dal punto di vista economico-politico la promessa di misure “anti-scalata ostile” per evitare che colossi stranieri possano fare shopping tra le aziende italiane approfittando della crisi e dei prezzi bassissimi. L’ipotesi formulata da Conte non riguarderebbe solo le grandi aziende partecipate dallo stato, ma anche le banche e perfino tutte le quotate a Piazza Affari.
In attesa dei nuovi dati
Intanto, c’è attesa per i nuovi dati. Come ogni giorno alle 18 ci saranno le comunicazioni ufficiali della Protezione Civile. Particolare attenzione, come sempre, sulla Lombardia, che potrebbe avviarsi per prima al picco. I dari di ieri suggeriscono di dedicare particolare attenzione anche alle situazioni del Piemonte, delle Marche e della Toscana.
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