Libro bianco sulla sanità e dintorni

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12 Ottobre 2024

Malgrado i suoi 77 anni, nell’integrazione con i Trattati Europei, la Costituzione resta la Legge fondamentale dello Stato Italiano. Da essa dobbiamo trarre e valorizzare la difesa dei diritti primari e le opportunità di sviluppo sociale. Ne discuteremo con la cittadinanza di Aielli e il suo Sindaco Dr. Enzo Di Natale con un dibattito che inizia alle ore 10:30 fino alle ore 14, durante il quale verrà presentato il LIBRO BIANCO su “Sussistenza e Sanità” a cura di Aldo Ferrara e Antonio Caputo.

In questa pubblicazione si sviluppano concetti che dovrebbero essere gli obiettivi non solo di una delle parti politiche del paese ma di tutti gli schieramenti data la totale trasversalità. Argomenti che interessano tutti e in specie i territori dimenticati ecco per che’ siamo qui oggi ad Aielli.

Questo volume si compone di due Tomi e quattro Parti ed è dedicato ai diritti disapplicati, mancati, elusi, feriti, stracciati, chiamateli come volete, che nella nostra società civile avrebbero dovuto essere attuati come da Costituzione. Ma la Charta fondante la nostra Repubblica democratica, in vigore da 77 anni, non è stata mai veramente posta in essere. È rimasta, per troppi aspetti, un “pezzo di carta inanimata” come profetizzò Piero Calamandrei.

Non è scomparsa la povertà malgrado in Costituzione sia scritto nell’art. 3, poi ribadito nell’art.41, che la “Repubblica rimuove ogni ostacolo alla crescita economica”[1]; peraltro non sono scomparse le peripezie dei malati, specie quando ad essi non si riserva l’attenzione del tempo passato, malgrado fosse ancora segnato dall’impoverimento post-bellico. Ognuno di loro potrà descrivervi il calvario nei Pronto Soccorso, sbattuti su barelle, moderni giacigli d’acciaio, in attesa che qualcuno ne solleciti il ricovero. Ma chi ha potuto pagare una assicurazione sanitaria, riceve nelle Case di Cura il pasto in vassoi d’argento (o quasi) e il medico prima bussa la porta. Un modo come un altro per inventarsi un altro art. 32 Cost., bellamente aggirato senza scomodarsi a modificarlo.[2]

Oggi la condizione di povertà e/o di indigenza, nella sua allargata scala di rappresentazione, dovrebbe essere al centro delle Public Policies di un Paese che vanta una Costituzione protettiva e scritta dai “75” in vista di traguardi sociali avanzati. Invece oggi oltre al mancato progresso sociale ed economico dobbiamo far fronte alla massima arretratezza sul fronte della protezione sociale. Situazioni gravi che, con i cambiamenti climatici e l’urbanizzazione, diventano bombe ad orologeria e limitano l’aspettativa di vita.

Altro questione scottante, ampiamente eviscerata nei suoi aspetti, è la Sanità Pubblica, preclusa a 9 milioni di cittadini, mentre 7 milioni non accedono alle cure odontoiatriche, i medici scolastici hanno da tempo abbandonato Scuola, alunni e loro prevenzione e si aspettano circa 2 anni per una TC che di solito si prescrive per un sospetto neoplastico che ha come limite temporale pochi mesi. Nelle more della decapitazione totale della Sanità Pubblica, Holding privare tracciano il percorso della futura sanità  https://www.glistatigenerali.com/beni-comuni_macroeconomia/250212/

Lotta impari tra sanità pubblica e le “sette sorelle” private

https://www.glistatigenerali.com/sanita_universita-scienze/la-sanita-per-tutti-non-e-solo-una-questione-di-vil-moneta/.

Dobbiamo dare atto a questo Giornale e alla sua Direzione di averci consentito di difendere il diritto primario alla salute che con la Legge 86/24 sulle Autonomie si attuerà mediante i LEP,  livelli essenziali di prestazione che indicano quanto sia grave la transizione dai LEA del passato (Livelli Essenziali di Assistenza)che sancivano il diritto ineludibile alla salute alla prestazione discrezionale.

Nel Tomo successivo, il diritto al Servizio Pubblico, quanto meno una prestazione dovuta dall’Amministrazione a chi paga le tasse, naviga in un panorama sconsolante di servizi, resi ubiquitariamente privati, con elegia fuori luogo nei media per i successi economici delle nostre Aziende che erano dello Stato e che oggi elargiscono profit e dividendi a Holding e investitori stranieri.

Ultimo cahiers de doléance, il mancato diritto alla rappresentatività, con leggi elettorali inique, scritte da oligarchi e ammannite come leggi democratiche che invece la Consulta ha bollato e talora cancellato più volte, sia pure parzialmente, specie per alcuni indifendibili articoli.

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[1] Art 3 Cost. Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
[2] Art. 32 Cost. La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.

TAG: Bilancio della sanità in Italia e in Lombardia, categorie di Incapienza, Holding Private, sanità privata, Sanità pubblica, Sussistenza
CAT: salute e benessere, Sanità

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