Memoria e Futuro

Nelle spire della Santa

di Marco Di Salvo 15 Aprile 2025

Con l’intervista odierna all’arredatore che lamenta di non essere stato pagato (se non in minima parte e in visibilità) si inserisce un altro pezzo della biografia da arcitaliana di Daniela Santanchè. E questo al netto della sopravvalutata (in termini di conseguenze) vicenda processuale che, abbiamo capito benissimo, poco interessa a chi la tiene ancora alla guida del ministero del turismo. E fa anche bene, dal suo punto di vista e per la sua formazione morale.

Infatti, in un paese dove la competenza è spesso considerata un optional, Daniela Santanchè ha saputo distinguersi come luminoso esempio di quella straordinaria capacità italiana di trasformare ogni intoppo in un’opportunità e ogni promessa in debito (da non estinguere, naturalmente). La nostra Ministra del turismo, soprannominata “la pitonessa” (non per il suo amore per i rettili, ma immaginiamo per le sue doti “asfissianti” per le aziende in ambito imprenditoriale), continua a stupirci con la sua resilienza degna di un supereroe Marvel.

Chi altri potrebbe gestire contemporaneamente un Ministero centrale per il PIL italiano e aziende in difficoltà con più nonchalance di quella con cui noi comuni mortali decidiamo cosa ordinare a cena? La Santanchè ha elevato il multitasking a forma d’arte: mentre firma decreti (di dubbia efficacia) per rilanciare il turismo italiano e presenzia a tutte le manifestazioni del settore, riesce anche a trovare il tempo per (non) spiegare perché le sue società accumulano debiti come una collezione di francobolli.

Ma parliamoci chiaro: chi di noi non ha mai dimenticato qualche milione di euro da versare al fisco? Succede nelle migliori famiglie, figuriamoci nelle migliori società. La Santanchè, seguendo in questo la lezione di Silvio Berlusconi, ci insegna col suo esempio che i bilanci aziendali sono come gli oroscopi: interpretabili secondo il proprio stato d’animo del momento.

Particolarmente edificante è stata la vicenda di Visibilia, un nome che ironicamente è diventato “visibile” a tutti proprio quando avrebbe preferito restare nell’ombra, con le sue finanze utilizzate allegramente (per usare un eufemismo).

La cosa più ammirevole è la sua capacità di mantenere una faccia impassibile, quasi orgogliosa, davanti alle telecamere. Mentre i giornalisti chiedono conto di bilanci in rosso, licenziamenti controversi e indagini varie, lei risponde con la serenità di chi ha appena trascorso un weekend alle terme. “Sono tranquillissima”, ripete, con quella convinzione che farebbe invidia anche ai monaci tibetani.

Ma il vero talento della Santanchè sta nella sua capacità di trasformare ogni critica in un’opportunità per mostrarsi vittima di complotti. Perché ammettiamolo: quando un’azienda fallisce, quando i dipendenti non ricevono lo stipendio, quando il fisco bussa alla porta, la colpa è sempre di qualcun altro. Probabilmente dei comunisti, o forse degli alieni, chi può dirlo?

Nel frattempo, mentre le vicende giudiziarie si accumulano come email non lette nella casella di posta, la nostra Ministra continua imperterrita la sua missione di rendere l’Italia una meta turistica di eccellenza. D’altronde, chi meglio di lei può insegnare l’arte di vendere un’immagine patinata mentre dietro le quinte il set sta crollando?

C’è poco da scandalizzarsi, però. Daniela Santanchè rappresenta perfettamente lo zenith quel meraviglioso ossimoro italiano che ha dominato la nostra società negli ultimi decenni: l’imprenditore politico (o politico imprenditore?) che naviga tra scandali e poltrone con la leggerezza di una farfalla e la determinazione di un carrarmato. E noi, cittadini italiani, non possiamo che assistere a questo spettacolo con un misto di incredulità e ammirazione.

Perché in fondo, in un paese normale (non gli Stati Uniti, eh) tutto questo sarebbe uno scandalo. Ma siamo in Italia, e qui è solo un altro martedì qualunque.

Commenti

Devi fare login per commentare

Accedi

Gli Stati Generali è un progetto di giornalismo partecipativo

Vuoi collaborare ?

Newsletter

Ti sei registrato con successo alla newsletter de Gli Stati Generali, controlla la tua mail per completare la registrazione.