Memoria e Futuro
Il ritardo dell’asteroide
All’incirca una decina di anni fa, forse quindici, si sparse sui social d’allora (soprattutto Facebook) tramite post più o meno rabbiosi, la richiesta di un asteroide che colpisse il pianeta per spazzare via qualsiasi cosa desse fastidio all’autore del tremendo auspicio. Che fosse il vigile urbano che gli aveva fatto una multa, la suocera o l’impiegato dell’ufficio statale particolarmente lento, era tutto un fioccare di post che si chiudevano con “Asteroide!!!” alla fine (non si usavano gli hastag allora, che splendidi tempi). Si era negli anni della profezia maya sulla fine del mondo nel 2012 e quella era la versione casareccia e personalizzata della stessa, più che un auspicio uno sfogo.
Quindi non ci stupisce la notizia di queste ore relativa ad un nuovo asteroide (scoperto dagli astronomi un mesetto fa) che avrebbe l’opportunità di colpire il nostro pianeta, con una probabilità più alta rispetto ad altri che hanno sfrecciato più o meno accanto alla Terra negli scorsi anni.
Ciò che è cambiato nel frattempo e che non pare esserci particolare ansia legata a questa notizia, ridotta spesso ad una breve nelle pagine degli esteri. Anzi, se cercate meteorite su google, vi appare un simpatico easter egg che speriamo vi spunti cliccando qui. Siamo troppo distratti a parlare e leggere di torme di turisti a Roccaraso con alla testa tiktoker partenopee o delle paginate sui quotidiani sulle ultime notizie (si fa per dire) sulle crisi sentimentali delle influencer.
Per questo l’unico vero rammarico è la data del presunto impatto. Si parla infatti di sette anni da oggi. Chi ce la fa a reggere fino al 2032 così? Anzi c’è pure il rischio che lo stesso asteroide, nel suo percorso verso la Terra, ci osservi con più attenzione del dovuto. E veda che che gli esseri umani non hanno bisogno di lui per distruggersi. E ci sta anche che freni o devi la sua corsa, non avendo più voglia di colpire la Terra. E allora, chi ci salverà da noi?
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