Memoria e Futuro
Il primo dei gamberi
Fedeli a quanto faceva dire Agatha Christie a Hercule Poirot “Una coincidenza è una coincidenza, due coincidenze sono un indizio, tre una prova.”, non possiamo non notare il successo di critica ottenuto in questo fine 2024 dalla presidente del consiglio italiana sulle testate più autorevoli europee e mondiali. Almeno per come ciò viene riportato dai media nostrani. Ma forse non è proprio così.
Se il primo alloro, quello dell’Economist, poteva sembrare una captatio benevolentiae visto il proprietario della testata (un Elkann in cerca di riposizionamento politico vista la crisi produttiva) e quello di Politico (Europa, sezione distaccata della testata di orientamento repubblicano americana) un premio alla buona volontà (e a leggerlo con più attenzione di quanto non abbiano fatto i gazzettieri del nostro paese, più una critica al sistema politico europeo che un premio alla Meloni), di certo il terzo posto tra le donne più potenti del mondo di Forbes (sebbene l’anno scorso fosse al quarto) è il segno di una tendenza chiara. La presidente del consiglio è colei su cui si concentreranno le attenzioni di tutti nel prossimo anno. E quindi vai di esaltazione “patriottica” (cit. Francesco Cossiga) e orgoglio nazionale.
Visto il contesto in cui avviene questa raccolta di allori però sorge un dubbio. Che la primazia della leader della destra italiana sia una vittoria in assenza di avversari, in un contesto europeo sull’orlo di una crisi di nervi (e di potere) che non vede alcuna via d’uscita e che anzi immagina un futuro ancora più cupo per il prossimo anno.
Quindi è come vincere, rallentando, la corsa dei gamberi. Si vince anche così, certo, perdendo meno di altri. Una Meloni allegriana, per fare un riferimento calcistico contemporaneo. Citando un altro esempio stavolta musicale, sembra di sentire il ritornello di questa canzone di Ligabue. Non proprio un inno trionfale, insomma…
Devi fare login per commentare
Accedi