Memoria e Futuro

Al mercato dell’ignoranza

di Marco Di Salvo 24 Febbraio 2025

Ogni tanto, per resistere al flusso ininterrotto di notizie (e presunte tali) è necessario isolarsi con un buon libro. E quello che ho appena finito pare essere adatto ai tempi scomposti che stiamo vivendo e per questo mi permetto di consigliarvelo.

“Il Marketing dell’Ignoranza” è un saggio all’apparenza smilzo (si tratta di sole 160 pagine) ma tutto da leggere, nel quale l’autore (Paolo Guenzi) scoperchia alcuni “segreti trasparenti” dell’era che stiamo vivendo, sottolineando ironicamente già dal sottotitolo la primazia italiana nel settore.

Raccontando il modo in cui l’ignoranza viene sfruttata, amplificata e commercializzata nella società contemporanea, attraverso un’analisi approfondita e supportata da esempi concreti, Guenzi, da esperto di marketing (quello vero, scrive lui, non quello che sfrutta le dinamiche di cui racconta nel libro), dimostra come l’ignoranza non sia oggi semplicemente una mancanza di conoscenza, ma un vero e proprio strumento di potere, utilizzato da aziende, politici e media per manipolare l’opinione pubblica e influenzare le decisioni collettive.

Attraverso una scansione perfetta nei diversi capitoli, ognuno dei quali affronta un aspetto specifico del “marketing” sul tema, viene passata in rassegna ogni aspetto legata all’ ignoranza contemporanea. Si parte dalla sua definizione come prodotto, passando per l’analisi delle strategie di comunicazione che la sfruttano, fino ad arrivare alle conseguenze sociali e culturali di questo fenomeno.

Punto di forza del libro è la sua capacità di tenere incollati alla pagina, grazie anche ad una scrittura chiara e accessibile, pur mantenendo un rigore scientifico che rende il testo affidabile e ben documentato.

Naturalmente, alcuni lettori potrebbero trovare il tono del libro pessimistico, soprattutto nella descrizione di dinamiche di potere che, di questi tempi, sembrano inarrestabili e non lasciano presagire nulla di buono per il futuro. Ma è un pessimismo opportuno, perchè apre gli occhi di coloro che sono alla ricerca di soluzioni per la crisi che stiamo vivendo e che a molti pare senza via d’uscita.

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