Quirinale

Berlusconi rinunci al Quirinale a favore di Draghi

8 Gennaio 2022

Sembra incredibile, ma l’ipotesi che Mario Draghi venga eletto con larga approvazione al primo turno, sta lentamente sbiadendo.

Ma come, la persona che ci ha tirato fuori dalle secche, inutile ricordare quali e quante, non voglio essere ridondante, rischia di non ricoprire la più alta carica dello stato? Abbiamo la possibilità di averlo con noi per altri sette anni e siamo così sprovveduti da non sfruttarla? Forse per i partiti è una presenza troppo ingombrante, toglierebbe potere alla politica e agli interessi di parte che andrebbero a prevalere su quelli legittimi di noi cittadini che invece meriterebbero di essere  messi al centro, da una persona di alto profilo pur con mille difficoltà di convivenza con il sistema futuro anche se per un pezzo già delineato. Si possono considerare legittime le aspirazioni personali di Silvio Berlusconi di ricoprire quella carica, galvanizzato anche dalle previsioni di un numero considerevole di voti che potrebbero però risultare insufficienti.

Va ricordato che il cavaliere è stato in passato, e in più di un’occasione il maggiore sponsor di Mario Draghi, fu lui a mandarlo a governare la banca d’Italia dopo la gestione di Antonio Fazio, fu sempre lui a metterlo in corsa con successo alla guida della Banca Centrale Europea. Ora considerati i sette anni al colle, non sarebbe più opportuno che quel tempo e quel gravoso impegno venissero dedicati al rilancio della coalizione di centro destra ancora oggi orfana di un vero leader? I fatti dicono che dopo di lui nessuno è più stato all’altezza di ricoprire quel ruolo e difficilmente lo sarà.

Ora ha la possibilità godendo dei numeri a suo favore, di passare alla storia rinunciando e spianando la strada allo stesso Mario Draghi che senza dubbio sarebbe la scelta migliore per il paese. Non solo, potrebbe intestarsi la rinascita del centro destra e accogliere così i numerosi moderati che oggi non si sentono rappresentati dai leader attuali e magari lo sarebbero con una più ampia coalizione degnamente rappresentata. Il tutto “osservato” dall’alto del Colle da una persona che lui stesso ha fortemente contribuito a far eleggere.

La soluzione di un nuovo incarico al Presidente Mattarella, con Draghi ancora Presidente del consiglio, è difficile, ne abbiamo già parlato..

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