Partiti e politici
Varese non è più di proprietà della Lega. Il nuovo sindaco è Galimberti
Lo dicevamo qui, la partita a Varese, 80mila abitanti, un tempo feudo di Umberto Bossi, per il Pd era tutto fuorchè semplice da vincere. La città giardino governata da ben 23 anni da Lega nord e centrodestra, prima con Raimondo Fassa, poi dal ‘98 al 2005 con Aldo Fumagalli e dal 2006 ad oggi con Fontana, è diventata una città come le altre.
Il candidato del Pd, Davide Galimberti, trentanove anni, avvocato e docente di giustizia amministrativa, ha vinto al ballottaggio contro il civico del centrodestra Paolo Orrigoni, sostenuto direttamente da Roberto Maroni. «#GrazieVarese! Ce l’abbiamo fatta, #insieme abbiamo scritto una nuova, storica pagina di #Varese! #VareseRiparteDavvero», ha scritto Galimberti sulla sua fanpage Facebook commentando il risultato che lo vede vincere con il 51,84% dei voti, contro il 48 e 16 guadagnato da Orrigoni.
«Abbiamo fatto la storia! La vittoria di Varese questa notte è un successo senza precedenti. Grazie a Davide Galimberti, al Partito democratico e a tutti i volontari. #galimbertisindacodavvero», scrive Alessandro Alfieri, segretario del Pd lombardo.
Nelle scorse ore, Stefano Malebra, leader di Lega Civica, aveva dichiarato di sostenere il candidato del Pd, da “uomo libero qual è”. La spaccatura all’interno del centrodestra varesino, proprio per mano di Malerba, non ha certamente aiutato Orrigoni a portare a casa il risultato. La città giardino riparte, il risultato è storico, e dimostra che no, Varese non è più di proprietà della Lega.
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