Partiti e politici
Tra Matteo e Luigi è ritorno di fiamma, ma Fico sogna la crisi e la Campania
Luigi e Matteo hanno riattivato la chat di whatsapp che era rimasta ferma al giorno di Pasqua, “sfregiato” dalla foto con il mitra. Ora, però, sono tornati a scambiarsi emoticon come ai vecchi tempi e a scherzare come solo due ragazzi sanno fare. E a conferma della pax ritrovata fra Luigi Di Maio e Matteo Salvini c’è un retroscena che circola nei capannelli di Montecitorio. Raccontano che domenica sera il capo politico del M5S, in preda a una crisi di nervi per l’atteggiamento di Roberto Fico che dedicava il 2 giugno a rom e migranti, avrebbe offerto al leader del Carroccio la testa del ministro dei Trasporti Danilo Toninelli. Il tutto a una condizione: «Al posto di Danilo ti propongo Stefano Patuanelli, che è un ingegnere, è preparato e conosce a menadito tutti i dossier aperti». La proposta, però, non sarebbe stata gradita dal leader del Carroccio che avrebbe replicato con una risata: «Se ci metti uno bravo, io non mi diverto più. A me sta bene Toninelli».
Battute a parte, la liason ritrovata è il risultato di un gruppo parlamentare, quello del M5S, che guarda soltanto a uno schema di gioco: un esecutivo per altri quattro anni con la Lega di per portare a compimento il contratto di governo ma soprattutto per restare aggrappato al seggio di Montecitorio o di palazzo Madama. Nel frattempo deputati e senatori dei cinquestelle sono in fibrillazione per l’attivismo del presidente della Camera, Roberto Fico, ormai convinto che i pentastellati debbano staccare l’alleanza con la Lega di Salvini. Non si parla in Transatlantico. Eppure tra Salvini e Fico i parlamentari preferiscono il primo. Non a caso le truppe del presidente della Camera sono ridotte all’osso, si vocifera che i fedelissimi sarebbero 15 deputati e 10 senatori. Nulla di più. Ma «Roberto» lavora sotto traccia, è in costante collegamento con l’inquilino dell’alto Colle, e i suoi sherpa flirtano con i maggiorenti del Pd zingarettiano. Tuttavia Fico avrebbe come unico sogno: le regionali in Campania del prossimo anno, e anche per questo la presenza istituzionale e virtuale nella sua regione sarebbe più fitta che mai. Ecco, stando a una fonte qualificata, se l’esecutivo dovesse implodere, Fico starebbe pensando di candidarsi a governatore della Campania. Anche senza la bandiera del Movimento. Ma con un listone civico che vorrebbe sostenuto anche dal Pd.
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