Partiti e politici
Tanti amici e un libro: la tela di Casini per andare al Quirinale
ROMA – Da giorni ha ripreso in mano un vecchio libro che gli regalò il suo “maestro di politica”, Arnaldo Forlani. Un libro di strettissima attualità, scritto dal giornalista Marzio Breda, ma andato in stampa nel 2006. Titolo: “La guerra del Quirinale, la difesa della democrazia ai tempi di Cossiga, Scalfaro, Ciampi”. Raccontano che Pierferdinando Casini, per gli amici Pier, sia più in campo che mai per la corsa alla successione di Giorgio Napolitano e stia leggendo con attenzione il libello di Breda: sottolinea i passaggi chiave e li commenta con vecchi “amici” della Dc, come Paolo Cirino Pomicino. La galassia cattolica fa il tifo per l’ultimo erede della Balena Bianca. La destra, quella berlusconiana, non sarebbe affatto dispiaciuta se al Colle salisse un ex colonna della fu “Casa della Libertà”. Con Berlusconi e il mondo arcoriano i rapporti sono tornati idilliaci. Come ai vecchi tempi, quando il leader dell’Udc si materializzava a Palazzo Grazioli “senza avvisare”, come se fosse un Gianni Letta. Oggi, i due, Silvio e Pier, non possono fare a meno di sentirsi almeno una volta al giorno. L’ex presidente della Camera lo coccola, ne vanta in privato le doti di “padre nobile” della riforme, e sotto sotto gli sussurra di sostenerlo per il Colle. Una strategia che Pier adotta anche con “sinistri”, come Massimo D’Alema e Pier Luigi Bersani. E, soprattutto, con quel “giglio magico” di fede renziana da cui passerà la rosa dei nomi dei per il Quirinale.
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