Partiti e politici
Sardegna 2024: dopo le prime verifiche la distanza tra Todde e Truzzu diminuisce
Quella di ieri è stata una giornata particolare per la politica sarda.
A cinque giorni dall’inizio dello spoglio, e in attesa della proclamazione ufficiale degli eletti, le commissioni circoscrizionali insediate nei tribunali della Sardegna hanno continuato ad esaminare i verbali arrivati dalle 1825 (su 1844 totali) sezioni scrutinate. Questa fase di verifica porterà poi alla trasmissione dei dati ufficiali alla Corte d’Appello di Cagliari.
Dicevamo però che è stata una giornata particolare.
In effetti sino a tarda sera le indiscrezioni ufficiose su un possibile ribaltone di Truzzu circolavano tra gli addetti ai lavori, e non solo.
Secondo i dati che tutti conoscevamo il distacco tra la vincitrice delle elezioni e il Sindaco di Cagliari era di 2600 preferenze, ma tra questi c’erano i voti disgiunti contestati, le mancate attribuzioni al presidente di preferenze espresse per la lista, e schede nulle da rivalutare.
In questo contesto si inseriscono le parole di ieri del presidente uscente della Regione, Christian Solinas, che ha ulteriormente alimentato l’euforia dei sostenitori del centrodestra. Solinas, replicando alle critiche della Todde sulle 200 delibere di fine legislatura, ha affermato:
Sulla sconfitta della Giunta uscente la inviterei ad essere più prudente, non solo perché seppure verrà certificata la sua vittoria per qualche centinaio di voti sul candidato del centrodestra non deve dimenticare che il suo campo largo rappresenta nella realtà la minoranza dei sardi, distaccato come è di oltre 42.000 voti dal centrodestra.
Quel “seppure” ha alimentato le speranze di un centrodestra che ancora ci crede.
Le sezioni non ancora scrutinate sono quindi centrali in questa ipotetica rincorsa, ma ne mancano solo 19 e i numeri dovrebbero essere molto alti a favore di Truzzu per far pensare ad un possibile ribaltone. Nelle 8 sezioni che le commissioni del Tribunale di Cagliari hanno già valutato, i voti riconteggiati a favore di Truzzu sono 25.
Rimangono in sospeso alcune sezioni. A proposito di questo Salvatore Deidda, deputato e coordinatore di Fratelli d’Italia nell’Isola, ci comunica:
Sin da lunedì scorso, giorno dello spoglio, abbiamo saputo e anche detto che il vantaggio della Todde si sarebbe assottigliato. Non abbiamo i dati certi. sappiamo però l’esito delle sezioni mancanti. Sorso, Olbia, Musei, Luras o Sassari. In queste mancanti Truzzu recuperava ma c’è da verificare effettivemente di quanto.
Dall’area del centrodestra arrivano poi altre notizie.
Pare che in molte sezioni il voto espresso per la coalizione di centrodestra attraverso la preferenza per uno dei candidati consiglieri, non sia stata assegnata automaticamente al candidato presidente della coalizione.
Infatti in assenza di un’indicazione di voto disgiunto (ossia il voto ad un candidato consigliere di una coalizione e la preferenza ad un candidato presidente di un’altra coalizione) il voto andrebbe assegnato automaticamente al candidato presidente della coalizione alla quale appartiene il candidato consigliere votato.
Questo non sarebbe sempre successo per Paolo Truzzu.
Stando ad alcune indiscrezioni, dopo l’analisi della Commissione Elettorale Centrale del Tribunale di Cagliari sul materiale consegnato dai seggi, la differenza fra Alessandra Todde e Paolo Truzzu si sarebbe ridotta di più di 1300 voti (alcune voci di area centrodestra parlano di numeri anche maggiori).
Il divario si è dunque ridotto, ma Alessandra Todde rimane in testa avendo preso comunque più voti di Paolo Truzzu. Anche se quel vantaggio fosse dimezzato ricordiamo che secondo la legge elettorale sarda basta un solo voto in più per vincere.
Questo nuovo e modificato divario tra le coalizioni servirebbe in fin dei conti al centrodestra per poter sottolineare di non aver subito una sconfitta così eclatante, e al centrosinistra che potrebbe comunque tirare un sospiro di sollievo.
Nuovi numeri, nuovi rapporti di forza, ma sostanzialmente solo indiscrezioni non ancora ufficiali che non consentono ulteriori analisi.
Per il momento non si conosce il numero esatto di schede nulle o contestate e quindi si potrebbero fare solo ipotesi che non avrebbero una base solida su cui poggiare.
Al netto di tutte le speranze, o illusioni, è certamente incredibile che dopo una settimana sul sito ufficiale della Regione non siano presenti tutti i dati. Infatti, come detto all’inizio, le sezioni scrutinate risultano ancora 1825 su 1844. E sono proprio le sezioni mancanti a tenere aperti i giochi.
In attesa della certificazione definitiva della Corte d’Appello di Cagliari possiamo comunque affermare che forse ieri, sottotraccia e con grande agitazione, qualcuno ha sperato in un ribaltone che potesse perlomeno portare la differenza dei voti sotto i mille per richiedere un riconteggio complessivo. Nella coalizione non tutti sarebbero d’accordo su questo eventuale passo. Molto attiva e battagliera è invece la deputata Barbara Polo, che ha chiesto al suo partito (Fratelli d’Italia) di prendere una posizione ufficiale.
Insomma Elezioni regionali combattute più che mai, anche dopo una settimana dal voto.
Al Tribunale di Cagliari l’ultima parola.
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