Partiti e politici

Salvini, Musk e il futuro visto dallo specchietto retrovisore

Dai razzi di Elon Musk ai wurstel dell’AfD, il Capitano riparte… in retromarcia. Tra citazioni improbabili e consigli geopolitici d’annata, la politica internazionale diventa un carosello di felpe, tweet e nostalgia.

2 Marzo 2025

E mentre il leader della Lega si esercita in equilibrismi geopolitici, arriva puntuale anche la sua riflessione sulla recente cacciata di Zelensky dalla Casa Bianca. Salvini ha commentato l’accaduto con il suo solito tono profetico: «Coraggio e tenacia per evitare la Terza guerra mondiale». Frase dal sapore biblico che, tradotta nel suo linguaggio politico, potrebbe significare tutto e il contrario di tutto. Del resto, da uno che in un giorno può passare da Putin a Musk con la stessa disinvoltura con cui cambia felpa, c’è poco da stupirsi.

Ma non pago, pochi giorni fa ha voluto strafare, forse perché l’astinenza da titoli di giornale cominciava a farsi sentire. Così ha pensato bene di citare Elon Musk – che evidentemente da esperto di razzi e tweet è ormai anche oracolo della geopolitica europea – per dichiarare che “solo Alternative für Deutschland (AfD) può salvare la Germania”. Sì, proprio loro, quelli che vedono nell’Europa un fastidioso equivoco e nella democrazia un optional discutibile. Un consiglio prezioso quello di Salvini: affidare il futuro della Germania a chi sogna un passato nitido, fatto di confini ben disegnati e nostalgia d’ordinanza. D’altronde, come sanno tutti, Elon Musk è uno che se ne intende di frontiere chiuse, lui che viaggia nello spazio aperto.

Se questo è il criterio, allora possiamo aspettarci che domani Salvini invochi il ritorno di Margaret Thatcher, magari con il via libera di Povia travestito da statista O che ci informi che il regime di Salazar in Portogallo avrebbe avuto un ottimo futuro se solo Zuckerberg fosse nato qualche decennio prima, pronto a sponsorizzarlo tra un algoritmo e l’altro.

Del resto, Salvini è maestro nell’arte delle inversioni a U. Un giorno “Prima gli italiani”, il giorno dopo selfie sulla Piazza Rossa. Prima l’autonomia regionale, poi l’ultradestra europea. Prima i confini chiusi, poi le pacche sulle spalle con Trump. Il suo vero talento è questo: guardare al futuro con lo sguardo fisso al passato, un po’ come l’angelo della storia di Walter Benjamin. Solo che, al posto di macerie, nel suo caso si tratta di wurstel e birra bavarese.

E chissà cosa ne pensano i suoi elettori padani, quelli che si sentivano più a loro agio con Bossi in canottiera piuttosto che con Elon Musk sulla Tesla. Probabilmente si stanno chiedendo se la prossima svolta del Capitano sarà una sagra della polenta in diretta streaming o una linea di felpe personalizzate “SpaceX-Lega”, giusto per restare al passo con i tempi.

In fondo, anche questo è talento. O forse solo il rombo sordo di un motore in folle.

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