Partiti e politici

Salvini, le battute su chi sta in ambulanza sono vietate a chi ha più di 2 anni

7 Agosto 2018

Nel giorno in cui le sirene delle ambulanze sono risuonate due volte altissime, nel nostro paese – una in Puglia per non riuscire a salvare dodici schiavi stranieri dei caporali che devono portare pomodoro a basso costo sulle nostre tavole, l’altra alle porte di Bologna per un incidente clamoroso e che poteva finire molto molto peggio – Matteo Salvini, nella ridente e notoria Arcore, ha mostrato di non perdere il buon umore, peraltro proverbiale nella contea.

Mentre faceva il solito comizio a favore del suo affezionatissimo pubblico padano, si è interrotto al passaggio di una sirena. Non per spendere una parola di rispetto, come potete vedere nel video pubblicato da Milano Today, ma per sfottere “i rosiconi di sinistra”  che si sentono male e finiscono portati via da un’ambulanza, magari proprio da quell’ambulanza che passava di lì, e intasano le farmacie alla ricerca del Maalox. Un po’ di risate si sono alzate, alle sue spalle qualche giovane ha sorriso, e il comizio è andato avanti per la sua allegra strada.

Si dirà, Salvini e un bel pezzo di politica italiana da ben prima di lui ci hanno abituato a tutto, perché indigarsi tanto per una battuta cretina? Ma il punto, qui, è che si sia ormai consolidato, ad ogni passo del ministro dell’Interno, l’abbandono del senso del limite umano, che viene prima della politica. Sono domande semplici, banali, che ogni volta che passa un’ambulanza ci hanno insegnato a farci le nostre nonne: chissà chi c’è sopra, speriamo che non sia grave, pensa a quelle povere famiglie.

Quel poco di pietà umana, e il famoso buonsenso mille volte rivendicato e sbandierato da Matteo Salvini, che di mestiere fa il politico e non l’attor comico. Ecco, chi ce fa il politico e ha il buon senso non fa battute su chi sta in un’ambulanza.

 

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