Partiti e politici
Rivoluzione? Che noia…
Passano le settimane dalla sconvolgente svolta, e si boccheggia in una noia mortale. I giornalisti spiano il sopracciglio di Di Maio, i peli della barba di Salvini.. e i due non hanno altro da mostrare. Il capo (sic!) del primo Partito (un tempo Movimento) è fermo, immobile come un cane da punta e resterà in tal guisa – a quanto pare – fino a che la quaglia non gli si presenterà sotto al naso con lo sguardo implorante e le ali alzate.
Il gemello diverso Salvini gira invece a tutta birra, conferenza stampa in Europa, incontro a Palazzo Grazioli, telefonate, dichiarazioni, interviste, battute, prima pagina su Visto con la Isoardi innamorata, pollice alzato e sorrisone ovunque e dappertutto, il Matteo fa, disfa, briga e si lancia avanti sull’unico mezzo che sa guidare: l’autoscontro del Luna park. Una vetturetta biposto che ci divertiva quando eravamo ragazzini… ma non è mai andata molto lontano. Persi nei loro selfie di successo, i due giovanotti hanno un solo refrain: la Premiership Dio me la ha data e guai a chi me la tocca.
Napoleone era uso visitare pietoso i feriti del campo avverso, dopo una battaglia vinta. I due fortunati vincitori delle Elezioni più pazze del mondo, no. Pretendono che i nemici feriti si trascinino fino ai tacchi dei loro stivali per consegnare, in omaggio, oro, incenso e mirra. Pare un tantino eccessivo, per la qual cosa… è tutto fermo. E che noia!
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