Partiti e politici
Requiem Repubblicano
Si è concluso a Roma domenica 8 marzo il 47° Congresso del Partito Repubblicano Italiano, nella sala semivuota, perchè solo una parte dei possibili delegati aveva partecipato al congresso, si è approvata una mozione, piuttosto lunga critica nei confronti del governo ma priva di reali proposte alternative, aperta comunque ad ogni evenienza. Sono stati eletti senza difficoltà perchè forse i presenti non erano sufficienti i100 membri del Consiglio Nazionale che daranno poi vita alla Segreteria Nazionale la quale a sua volta esprimerà il Segretario Nazionale. Tra questi un piccolo gruppo di giovani spaventati che si guardavano intorno senza capire bene che cosa sarebbe successo di loro.
La linea politica seguita negli ultimi decenni era quella cosiddetta del mendicante cioè il partito si collocava, appunto come un mendicante davanti a una chiesa, di fronte a un grande notabile, generalmente Berlusconi, e gli chiedeva dei posti per il parlamento. Ogni tornata elettorale ne riceveva sempre meno e talvolta questi posti si recuperavano in seguito a decessi di parlamentari predecessori con il risultato che i Repubblicani erano guardati con terrore dai loro colleghi soprattutto se meridionali.
Tutto ciò non può più essere ripercorso perchè i donatori (Berlusconi) hanno perso gran parte della loro ricchezza elettorale e i Repubblicani, ancor più dopo le recenti scissioni, non sono più in grado di raccogliere voti anche in minime quantità.
Si direbbe tutto è perduto (ivi compreso anche l’onore secondo alcuni) eppure l’onda della fortuna potrebbe ancora sfiorarli vista la presenza del volenteroso e ben collocato economicamente ing. Corrado Passera al loro congresso. Una operazione di merger potrebbe essere ancora possibile e nel gruppo delle “destre moderate” Passera non sembra il peggio. Qualche cosa deve aver capito l’on. Nucara ma il resto dei delegati hanno idee confuse e sebbene abbiano servito per anni nelle truppe di Berlusconi si proclamano orgogliosamente di sinistra.
Tra le mozioni presentate ce n’era anche una che chiedeva lo scioglimento del partito: non ce ne sarà bisogno.
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