Partiti e politici

Referendum, difficile riflettere tra i rumori di fondo

6 Novembre 2016

Ho già un’idea abbastanza precisa di come votare il 4 dicembre, ma debbo dire che mi sto appassionando, forse per quanto rimasto in me di passati trascorsi professionali, più all’osservazione di alcune scelte comunicazionali dei due fronti che al merito della questione ( ovviamente sul merito ho riflettuto, ma cercando di stare il più possibile sui testi e il meno possibile sui proclami).

Sul piano comunicazionale in entrambi i fronti vedo cose che mi sembrano assurde, paradossali, indegne o semplicemente controproducenti:

1) la demonizzazione di chi la pensa diversamente : stiamo parlando di regole di funzionamento del sistema democratico, mi sembra sbagliato sia attribuire la qualifica di retrogrado a chi semplicemente teme che le nuove regole siano meno efficaci delle precedenti, sia dare dell’antidemocratico a chi, semplicemente, spera che le nuove regole sveltiscano i processi decisionali

2) l’enfatizzazione dei compagni di cordata come deterrente:  il refrain “voi state con Verdini” e la sua replica automatica e scontata,“voi state con Salvini” credo che abbiano propiziato ormai diversi attacchi di orticaria a molte delle persone che seguono i dibattiti sul referendum nei media

3)  la difesa ad oltranza dei propri passi falsi  : gli esempi sono numerosi.
Due esempi, uno per ogni fronte : la frase “dal sen fuggita” alla ministra Boschi sui “veri” partigiani che votano Sì, la difesa a corpo morto di una manifestazione sbagliata nei modi e nei tempi come quella di Firenze (nessuno impediva a quei ragazzi di protestare, ma non era evidentemente il caso di lasciargli raggiungere, con le tasche piene di sassi e petardi, il luogo in cui si svolgeva un altro evento) .

4) il tifo da stadio sui dibattiti televisivi : ho assistito a molti duelli ( fino a una settimana fa, adesso sono diventato più reattivo con il telecomando) e tutte le volte ho trovato impossibile non sorridere per certe ricostruzioni.
I termini più gettonati : umiliato, travolto, asfaltato.
Ovviamente sempre riservati al duellante della parte avversa.
Anche quando era evidente che era stato inadeguato sul piano della comunicazione o che era arrivato al dibattito con vistose lacune di conoscenza sui meccanismi della riforma

Tutti fattori di inquinamento e di disturbo. Molti di coloro che voteranno il 4 dicembre volevano arrivare a quella data razionalmente e pacatamente informati sui pro e sui contro della riforma, non volevano trovarsi in uno stadio costretti a gridare “buuu” al primo apparire dell’uno o dell’altro contendente
Bruttissima campagna.
Non vedo l’ora che finisca.
Anche se dopo ci saranno parecchie macerie da raccogliere.

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