Partiti e politici
Quelli che c’erano prima non sono più di sinistra
In un lucido editoriale del 5 febbraio apparso sulle colonne del “Fatto Quotidiano “dal titolo “Dite Qualcosa”,Marco Travaglio ha commentato quello che sta accadendo alle primarie del Partito Democratico.
Se infatti questo governo con tutti i suoi errori cresce nei consensi, come confermato dalla constatazione della stessa “Repubblica “ del 2 febbraio,nel recente articolo a firma di Ilvo Diamanti( il 60 per cento degli italiani ha comunque espresso la sua fiducia al governo Conte), vuol dire che “quelli che c’erano prima”non piacciono affatto e l’alternativa a questo quadro politico non si riesce a delineare.
Roberto Esposito, eminente studioso di filosofia ma anche attento osservatore politico,sulle colonne di “Repubblica”( La marcia immobile del Pd,1/ 2/2019),ci ricorda che il Partito Democratico è al palo e nessuno dei contendenti per le primarie ha un disegno capace di sovvertire l’attuale maggioranza.
Ma perché “quelli che c’erano prima”non piacciono più? Perché questo governo comunque raccoglie consensi?
Perché Prodi ritiene che un’alternativa al governo Conte è difficile che si possa prefigurare?
Il “Dite Qualcosa”di Marco Travaglio ricorda la famosa battuta di Nanni Moretti in “Aprile”,film nel quale il regista si rivolgeva implorante a D’Alema,rammentandogli di ricordarsi di essere un uomo di sinistra: “D’Alema reagisci dici qualcosa di sinistra, non ti far mettere in mezzo proprio da Berlusconi sulla giustizia, dici qualcosa anche non di sinistra,di civiltà. D’Alema dì qualcosa, reagisci. Ho voglia di litigare con qualcuno non è possibile essere sempre rassicuranti e perdere le elezioni”.
Ma risulta disarmante che,nonostante la poderosa sconfitta subita il 4 marzo della scorsa tornata elettorale,Giacchetti, candidato alle primarie,abbia il coraggio di difendere l’operato di Renzi( Next quotidiano online del 31.01.2019 )e quello di Gentiloni.
Anche lo stesso Renzi ha scritto una lettera al ”Corriere della Sera”, ricordando di essere Napoleone ed il miglior Presidente del Consiglio, ma non si capacita di aver perso ( Corriere della sera del 2/2/2019).
Siamo alla frutta, si direbbe.
“Quelli di prima”non piacciono perché :
1- con il job act hanno solo creato disperazione e precariato. Nessuno con un contratto a tempo determinato può sposarsi o contrarre un mutuo per comprare casa.
2- I governi di Renzi e Gentiloni hanno difeso le banche e massacrato i risparmiatori.
3- Il Partito Democratico ha attentato la nostra Carta Costituzionale, volendola snaturare, ma subendo giustamente una sonora sconfitta al referendum del 4 dicembre del 2016,quando,per l’ordalia che si è cercata,Renzi è “sceso da cavallo”.
4-Il Partito Democratico ha dimenticato la questione sociale, ha lasciato a casa i giovani, è un partito di radical chic, che non ha più niente di sinistra, si è imborghesito ed ha subito una radicale mutazione genetica,perché è lontano dal suo popolo che ovviamente non lo vota più. I suoi cantori possiedono attici e mostrano orgogliosi orologi Rolex, nuovo status simbol, a dispetto delle tute dei metalmeccanici. Sono rimasti indietro anche con il reddito di cittadinanza, in un momento di gravissima crisi economica, ove si avverte la necessità di un New Deal.
5- I pilastri su cui si è fondata la nostra democrazia,il contratto a tempo indeterminato e la difesa della prima casa,sono stati rimossi da una politica forsennata neo-liberista, che ha portato paradossalmente il partito,che fu di Berlinguer e di Gramsci,a mettere in soffitta lo Statuto dei lavoratori ed a sposare la politica a difesa delle banche di Davide Serra, consigliere economico di Matteo Renzi: il Serra, come ha rivelato Dagospia (19.9.2018)ha incassato 84 milioni di euro di commissioni per la sua creatura Algerbis.
Tra l’altro ha detto De Masi, noto sociologo al “Manifesto” il 30 gennaio scorso, che il partito democratico è ormai dei “pariolini”,fighetti romani che non hanno nulla a che vedere con quelli che non arrivano alla fine del mese.
Una curiosità: ma Renzi, Boschi, Giacchetti, Martina, Zingaretti, hanno letto i manoscritti del giovane Marx, sanno che Gramsci patì la galera a Turi e scrisse i “Quaderni“, conoscono la lezione di Moro e di De Gasperi? Hanno nella loro biblioteca gli scritti di Gallino, Canfora, Federico Caffè, Riccardo Lombardi, Labriola, Bobbio, Zagrebelsky o invece sanno solo della Leopolda e del giglio magico?
Questo è il punto. Non sono uomini del popolo, che hanno rinnegato.
Ecco perché i 5 Stelle ora sono i prediletti: ed a ragion veduta.
( Nella foto Moretti nel film “Aprile”,ove implora D’Alema di dire qualcosa di sinistra).
Biagio Riccio
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