Partiti e politici

Per Giorgia Meloni a Roma solo amministratori col marchio Igp

28 Settembre 2015

Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ieri ha lamentato la scarsa presenza di romani nella giunta Marino. A dirla tutta, per l’ex ministro della Gioventù del governo Berlusconi, in Campidoglio gli unici romani rimasti sono la Lupa e Marc’Aurelio, come ha scritto in un post su Facebook, aggiungendo che gli stessi, se potessero, scapperebbero da Roma pure loro.

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La Meloni, sempre più accreditata come candidata del centrodestra alla poltrona di sindaco di Roma per il post-Marino (ieri ha avuto in diretta tv il via libera di Salvini) dovrebbe ripassare la storia, anche quella dalle sue parti politiche.E’ vero, Marino è genovese, ma in una delle ultime interviste, ha detto di vivere a Roma dal 1966, esattamente da undici anni prima che l’ex esponente missina venisse alla luce.

Se si fosse ragionato con il metodo che usa la Meloni, Firenze non avrebbe avuto come sindaco Giorgio La Pira, nato in Sicilia e non si capisce perché Pinuccio Tatarella avrebbe dovuto fare nel 1997 a Bari e non nella natìa Cerignola (nel Foggiano) l’assessore comunale alla Cultura e al Mediterraneo (fu lui a inventare il Capodanno in piazza nel capoluogo pugliese che tutte le amministrazioni che si sono succedute, anche quelle di centrosinistra, hanno mantenuto).

L’Igp, l’indicazione geografica protetta, può valere per gli alimenti, di sicuro non rappresenta un criterio di selezione per la scelta degli amministratori di una città, a maggior ragione di una capitale che tutti considerano la “caput mundi”, per sua natura cosmopolita.

La politica del chi viene prima (“prima gli italiani”, “prima i romani”…) potrebbe portare al verificarsi di paradossali risultati. Per rimanere in tema con la “romanità Doc” richiesta dalla Meloni, i cartelli stradali che avvisano della presenza di attraversamenti pedonali sarebbero sostituiti con un avviso tipo “Hic sunt pedones”?
La polizia di Roma Capitale continuerebbe a indossare le attuali divise o sarebbero più confacenti corazze da centurione con foderi per i pugnali al posto delle fondine per le pistole?

Per non dire della guerra che si potrebbe scatenare tra quartieri: perché un sindaco di Centocelle e non del Tuscolano? Perché tre assessorati a Ponte Mammolo e solo uno al Tiburtino? Chi è più romano di chi?

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