Partiti e politici
Parentesi Graffa. Politici cialtroni, sì o no?
L’altra sera sono stato a cena con un amico appassionato di politica, per averla praticata per molti anni in passato. Oltre a parlare del più e del meno, gustando dell’ottimo cibo, innaffiato da un eccellente vino, la discussione si concentra sulla sua grande passione. Non ci si vedeva da tempo e la curiosità mi spinge a ricercare qualche giudizio competente sul tema, vista l’esperienza del mio commensale.
Dopo un’analisi approssimativa dei fatti recenti, arriva un’affermazione robusta: i politici si dividono in due categorie, quelli seri e i cialtroni.
Lì per li ci limitiamo a un elenco di persone, che per le azioni compiute in carriera, si collocano da una parte o dall’altra. Nel mio elenco ci sono però anche politici che non meritano una divisione così netta, stanno forse nel mezzo, oppure migrano nel tempo da una parte all’altra.
Cerco di essere ottimista, divido il gruppo al 50%. Ripensandoci, però, sono indeciso. Arrivo a casa e mi vado a leggere il corretto significato del termine “cialtroni”. Cito testuale dal vocabolario Treccani: “Persona volgare e spregevole, arrogante e poco seria, trasandata nell’operare, priva di serietà e correttezza nei rapporti personali, o che manca di parola nei rapporti di lavoro. Anche, con sign. attenuato, persona sciatta nel vestire e nel portamento, o che nel lavoro sia solita fare le cose in fretta e senza attenzione.”
Caspita! Se mi attengo scrupolosamente alla definizione, sono veramente pochi i non cialtroni, faccio veramente fatica a scovarli. Inizio a togliere la parte relativa alla sciatteria nel vestire e nel portamento e qualche persona passa dall’altra parte, chi se ne frega, in fondo non siamo ad una sfilata di moda, anche se un minimo di eleganza sarebbe gradita. (nella prima Repubblica, nonostante qualche grisaglia, lo stile veniva apprezzato). Passiamo a persona volgare e spregevole, qui la faccenda si complica, purtroppo qualche esempio possiamo trovarlo, basta cercare.
I problemi si infittiscono quando si arriva a: persona trasandata nell’operare, priva di serietà e correttezza nei rapporti personali, o che manca di parola nei rapporti di lavoro. Qui si può arrivare alla transumanza, è già tardi per fare l’elenco, ci vorrebbe qualche ora e non me lo posso permettere; domattina la sveglia sarà implacabile. Prima di addormentarmi mi ricordo però un’ultima precisazione: persona che nel lavoro sia solita fare le cose in fretta e senza attenzione. Vabbè ma allora ne rimangono davvero pochi, sicuramente ci sono, tento di elencarli, ma l’effetto del vino e il sonno prendono il sopravvento. Al mattino con più lucidità me ne viene in mente qualcuno, come qualcun altro si trova nel mezzo della spartizione, un po’ cialtrone e un po’ no.
Come spesso accade, il mio amico aveva ragione.
Fate anche voi questo esercizio, ricordando che la politica è un’attività nobile, è una cosa seria e chi la svolge con dedizione e impegno lo fa nell’interesse dei cittadini… basta cercarlo, anche se si veste poco elegante.
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