Partiti e politici
Non è Tempo di perdere Tempo
Non è tempo per un’astensione, seppur militante e attiva
Non è tempo per sognare un civismo quotidiano che superi la delega irresponsabile.
Non c’è tempo per costruire una cultura del coinvolgimento.
Non c’è tempo per recuperare i valori della condivisione.
Non c’è tempo per pensare e sperare l’immaginazione al potere.
Ci aspettano degli anni di lacrime e sangue in cui difendere con i denti quello che i nostri genitori e nonni hanno conquistato da un’invasione dalle fattezze barbariche.
E quindi, senza perdere la visione prospettica, dobbiamo difendere, metro dopo metro, voto dopo voto, palmo a palmo la libertà di poter sperare e pensare un paese civile.
Quindi votare non è più un diritto e neanche un dovere.
É una necessità!
Ma non tutti i voti sono uguali.
Il nostro voto deve permetterci prima di tutto di recuperare il terreno che ci è stato strappato da chi esalta l’arroganza, teorizza la divisione, propaganda il furto del Bene Comune.
Ed è sulla centralità del Bene Comune che si gioca tutto il nostro futuro civile.
Il bene Comune è il nostro primo Diritto.
Il Bene Comune è il nostro Ambiente, la nostra Salute, il nostro Suolo, ma è anche le nostre Risorse e la nostra Ricchezza e non ultima la nostra Istruzione e Cultura
Bene Comune di cui tutti dobbiamo e possiamo beneficiare ma di cui nessuno deve abusare fino a sottrarlo agli altri.
La partita si gioca su questo terreno. Da questo campo partono tutte le politiche e le dinamiche della nostra convivenza civile.
La differenza tra noi e i barbari è l’equità con cui dividiamo le risorse che abbiamo a disposizione.
La differenza la fa il rispetto che nutriamo verso queste risorse.
É tempo quindi di votare. Difendere e ripartire.
A tempi migliori, che con questo voto possiamo seminare, il compito di fare un altro e più lungo salto di qualità.
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