Partiti e politici
National congress by Republican Party
Quest’oggi, cari lettori, il nostro blog Largo ai Vecchi, ha in esclusiva uno scoop eccezionale. Si tratta di qualche cosa di cui i giornali non parleranno o parleranno pochissimo quindi di inedito che noi vogliamo offrirvi: il 47° congresso del PRI.
La maggior parte di voi cari lettori, è inutile che lo negate, pensava che il PRI non esistesse più. Fosse una memoria del passato sempre meno vivida nella storia del nostro paese. Tutto questo, possiamo dirvi in esclusiva, non è vero. Il PRI esiste, fa un congresso, non si sa bene dove perchè non ha più ne sede ne soldi per affittarne una ma informatori accreditati ci dicono che può essere l’albergo The Church Palace al n 481 in via Aurelia. E’ vietata la partecipazione ai minori di 50 anni così come è vietato prendere la parola su argomenti dell’attualità politica. Si parlerà del passato esaltando le supposte esaltanti vicende dei “bei tempi”, si parlerà dell’attualità facendo riferimento con pudicizia all’incontenibile desiderio di mettersi al servizio di qualcuno dei partiti esistenti non importa se di destra o di sinistra. Non c’è segretario perchè questi dovrebbe prendersi carico di debiti che non si sa bene quanti siano, c’è un coordinatore un certo Collura a me non noto ma sicuramente una bravissima persona come tutti coloro che parteciperanno al raduno. La buona volontà non manca. Manca tutto il resto cioè anche la linea politica.
L’inutilità dell’operazione è venuta agli occhi persino dei romagnoli affezionati militanti del Partito Repubblicano che infatti non vengono tutti. Divisi come sempre nel delirio dialettale tra di loro. Questa volta porteranno il poeta Valbonesi che malgrado il nome e il fisico si compiace, nelle sue opere, di sentimenti fini e quasi surreali. All’accorrere dei settentrionali, pochissimi per quello che si sa, corrisponderà un accorrere dei meridionali Repubblicani un tempo sanguigni oggi impediti dalla gotta e da altre malattie senili.
Per parte mia non andrò perchè, come voi avete capito, non vorrei essere coinvolto dalla mia anagrafe in questo quadro di una Recherche provinciale del tempo perduto.
Le immagini stralunate dei Repubblicani estratti all’improvviso dal loro sonno irrequieto sono certamente uno spettacolo inedito ma troppo triste per cuori delicati solo il poeta Valbonesi saprà esprimerli nella loro romagnola stupiditas ( non è un insulto è l’espressione latina che esprime sentimento di stupore unito a incomprensione dei fatti).
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